Arresto De Vito, lo sfogo in tv di Virginia Raggi: “Sono su tutte le furie”
“Questa notizia mi ha assolutamente colto di sorpresa, non me la aspettavo, sono su tutte le furie. Quando si lavora tanto per contrastare Mafia Capitale, ci si mette la faccia su tutta una serie di situazioni come quella dei Casamonica, vedere che qualcuno che in teoria doveva giocare in squadra con te e invece gioca con l’avversario fa rabbia”.
Sono queste le prime parole, pubbliche, della sindaca di Roma Virginia Raggi intervistata da Bruno Vespa per la puntata di Porta a Porta in onda stasera su Rai 1, dopo l’arresto di Marcello De Vito [Chi è]. Fino ad ora la prima cittadina si era limitata a un duro commento su Facebook. Nulla più.
Per tutta la giornata Virginia Raggi si è trincerata in un silenzio che faceva ben capire il clima che si respira all’interno del M5s capitolino. Anche la decisione di Luigi Di Maio di espellere uno dei membri del “cerchio magico” della sindaca di Roma è stato preso come un attacco dei vertici del Movimento nei confronti dell’amministrazione capitolina.
In fondo, come ha confessato il consigliere comunale Pietro Calabrese, questa “è la pagina più brutta del Movimento Cinque Stelle. Non c’è molto da dire. Se sono sorpreso? Non so quanto questo sia il termine esatto, siamo sconvolti, non ce lo aspettavamo”.
A chi gli chiedeva se questo arresto non fosse un paradosso per Movimento che ha sempre parlato di lotta alla corruzione, il consigliere ha replicato: “Noi parlavamo di un sistema di corruzione, qui eventualmente stiamo parlando di una mela marcia”.
Quanto alla valutazione se la giunta Raggi andrà avanti, Calabrese ha concluso: “Non so, lasciateci fare le valutazioni, nessuno ha fatto questo tipo di considerazioni”.
“Distribuiamoci i soldi”. Questa una delle frasi pronunciate da De Vito secondo le intercettazioni emerse. Ed è proprio l’aspetto morale dell’inchiesta a pesare per i 5 stelle. Sono in tanti ad allargare le braccia: “Noi abbiamo massima fiducia nella magistratura ma questa storia ci danneggera’”. Tutti sottolineano i paletti alzati dal Movimento.
La tesi è che nessuno è incorruttibile, che nessuno è immune dalla possibilità di finire nel mirino dei giudici. Ma la paura, in queste ore, è la reazione della base, oltre a quella dei cittadini nelle urne verso le prossime europee.