Ragazza uccisa dal fidanzato a Messina: quei post premonitori contro la violenza sulle donne che lasciano sotto shock
Alessandra Musarra è stata barbaramente uccisa a Messina, massacrata di botte dal fidanzato. Le sue parole, scritte poco prima di morire e rilette dopo la tragedia, hanno lasciato sotto shock amici e familiari.
“Lasciati alle spalle ciò che ti ha fatto soffrire. Lasciati alle spalle ciò che ti ha ferito. Lasciati alle spalle ciò che non puoi cambiare. Liberati da quei sentimenti che ti avvelenano. Non permettere a nessuno di spegnere il tuo sorriso. Perché tu meriti il meglio”, scriveva la donna in un post Facebook.
Parole che, alla luce di quello che è successo, suonano inquietanti e fanno interrogare sul fatto che una tragedia del genere, l’ennesima, poteva essere evitata.
E a rendere il tutto ancora più inquietante, vi è un altro post, pubblicato in vista della festa della donna dell’8 marzo:
“Bravissimi gli attori ogni anno in vista alla festa della donna ci sono sempre nuovi temi di violenze sulle donne perché sono in mille modi…e un posto al sole le racconta tutte, grandiosi…”, scrive
Alessandra aveva 24 anni, e viveva insieme al fidanzato Christian vicino Messina, nello stesso palazzo dei genitori.
Genitori che non hanno sentito le urla della ragazza, massacrata di botte fino a morire. A scoprire il delitto è stato il padre della vittima, che ha visto la figlia in una pozza di sangue, con il corpo devastato dalla violenza.
I sospetti sono caduti immediatamente sul fidanzato. L’uomo era geloso dell’ex ragazzo della vittima, ed era diventato ossessivo, tanto che lei aveva deciso di lasciarlo. Dopo l’ennesima discussione Christian si è lasciato andare a una furia assassina. Dopo essere stato fermato, inizialmente ha negato, poi è crollato confessando l’omicidio.