Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 15:37
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » News

“I libri sono rifiuti ingombranti”: bufera sulla campagna ecologista di un Comune pugliese

Immagine di copertina

“I libri sono rifiuti ad alto impatto ambientale”. Lo dice la società ASIPU che gestisce la raccolta dei rifiuti a Corato, comune in provincia di Bari.

Le pagine di un romanzo vengono considerate come roba da evitare, per prevenire l’inquinamento. Quasi fosse una bottiglia di plastica o una lattina di Coca-Cola messe al bando dalle amministrazioni comunali più sensibili ai temi ambientali.

Il comune pugliese, che dopo le dimissioni ad ottobre 2018 dell’ex sindaco di centro destra, è ora governato dal commissario prefettizio Rossana Riflesso, ha lanciato la campagna di comunicazione con un messaggio che suona proprio come “libro uguale rifiuto”. Le critiche e le indignazione sui social network non hanno tardato ad arrivare e ora non si fermano più.

A condividere il manifesto incriminato su Facebook è stata Mariella Sivo, medico e attivista dei Presidi del Libro di Corato. Ed è così che la denuncia è rimbalzata sul social network più popolare in Italia, fino ad arrivare sui profili di scrittori baresi come Marcello Introna e Gabriella Genisi.

Alcuni dei messaggi sono molto forti: “Gravissimo”, “Pubblicità regresso”, “Delinquenti”, si legge sui social cercando l’hastag #Corato.

Asipu dovrebbe sapere qual è l’impatto ambientale di un libro e quale quello di un tablet, che rientra nella categoria RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) perché è composto da una serie di frazioni merceologiche diverse, quelle si, difficili e costose nello smaltimento e ad altissimo impatto ambientale.

Queste apparecchiature infatti sono difficili da riparare e quindi riusare, mentre la carta, materiale di cui è fatto un libro, è completamente riciclabile. Proprio il libro è un bene durevole che può essere utilizzato più volte, da persone diverse, arricchendo quasi sempre chi ne fruisce.

Se c’è un rifiuto, a Corato è stato proprio il rifiuto della cultura.

> LEGGI ANCHE: Come finire 200 libri all’anno (basta smettere di usare i social)
Ti potrebbe interessare
Ambiente / La rivincita degli ulivi del Salento: una storia di resistenza, rigenerazione e sfide ambientali
Ambiente / Scoperto per caso grazie all’IA un nuovo materiale per il riuso della CO2
Ambiente / L’allarme dell’Onu contro i cambiamenti climatici: “Il 2024 sarà l’anno più caldo mai registrato”
Ti potrebbe interessare
Ambiente / La rivincita degli ulivi del Salento: una storia di resistenza, rigenerazione e sfide ambientali
Ambiente / Scoperto per caso grazie all’IA un nuovo materiale per il riuso della CO2
Ambiente / L’allarme dell’Onu contro i cambiamenti climatici: “Il 2024 sarà l’anno più caldo mai registrato”
Ambiente / Il fisico Nicola Conenna a TPI: “La strategia del Governo Meloni sull’idrogeno arriva in ritardo ed è insufficiente”
Ambiente / La lunga marcia dell’idrogeno verde nell’Unione europea
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Ambiente / Clima senza pace: Ricchi VS Poveri
Ambiente / Chicco Testa a TPI: “Contro i gas serra la soluzione è tornare al nucleare”
Ambiente / E le scorie che fine fanno?
Ambiente / Quei reattori Made in Italy