Niente taxi a Roma. Sospeso il servizio: scatta la rivolta contro il governo
Niente taxi a Roma. Il servizio, soprattutto a Roma Termini e all’aeroporto di Fiumicino, è stato sospeso all’improvviso.
Le “auto bianche” hanno, minuto dopo minuto, dal pomeriggio di mercoledì 19 dicembre, interrotto le cose per spostarsi in protesta verso il Senato contro le modifiche in corso all’emendamento che riguarda gli Ncc, gli autisti privati a noleggio.
In queste ore il governo è quindi alle prese con un doppio fronte di scontro, con 500 tassisti che si sono schierati in presidio sotto Palazzo Madama chiedendo un incontro urgente, mentre gli autisti Ncc sono ancora in mobilitazione.
Tutto è dovuto al (presunto) cambio di linea del governo che vrebbe aperto alla regolarizzazione dei contratti Ncc in atto. Per i tassisti una sorta di “moratoria” sul passato.
Lo scontro, quindi, è solo alle porte. I tassisti sono infuriati perché un eventuale “moratoria” decisa dal comune sulle autorizzazioni del passato aprirebbe nuovi scenari di concorrenza nei loro confronti da parte dei noleggiatori che potrebbero in questo modo, pur avendo licenze chieste e ottenute ad esempio in comuni fuori Roma di lavorare nella Capitale e anche senza limiti di intestazioni di altre licenze.
Ora il rischio che il servizio di taxi venga bloccato. Cosa che, con i disagi della metro di questi giorni, potrebbe gettare nel caos i trasporti nella Capitale proprio nei giorni dello shopping natalizio.
La tanto annunciata stretta sugli Ncc da parte del governo, che costringerebbe gli autisti al termine del servizio a tornare nella città in cui l’autorizzazione è stata rilasciata, rischia infatti di saltare dopo la protesta di martedì a Roma.
Un emendamento dei relatori alla manovra depositato in commissione Bilancio del Senato conferma le disposizioni restrittive per il settore e prevede che le prenotazioni debbano essere preventivamente registrate su un foglio di servizio elettronico.
Tuttavia la proposta di modifica amplia gli ambiti territoriali di operatività degli Ncc da comunali a provinciali prevedendo che, in deroga a quanto previsto, l’inizio del servizio possa avvenire senza il rientro in rimessa quando sul foglio di servizio siano registrate, sin dalla partenza dalla rimessa, più prenotazioni oltre la prima con partenza o destinazione all’interno della provincia o dell’area metropolitana in cui ricade il territorio del Comune che ha rilasciato le autorizzazioni.