“La Raggi ci ha lasciati soli: anni di promesse, poi è sparita; ora siamo pronti a mettere a ferro e fuoco la città”: parlano i tassisti di Roma
I tassisti chiedono lo stop alle proroghe del decreto che consente a chi svolge il servizio di noleggio con conducente di lavorare senza rischiare sanzioni. Il video dalla manifestazione
Una delegazione di tassisti romani ha protestato ieri, 9 novembre, davanti alla sede del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Chiedono lo stop alle proroghe di quel decreto che già due anni fa aveva scatenato le proteste perché, di fatto, consentiva a chi svolge il servizio di “noleggio con conducente” (i cosiddetti Ncc) di lavorare senza rischiare sanzioni.
La maggior parte degli Ncc, infatti, è titolare di licenza fuori dalla Capitale, e la legge prevede che debbano rientrare in rimessa alla fine di ogni servizio. Ma i tassisti romani denunciano che così non succede mai, e che la mancanza di una sanzione consente che questo “abuso” continui impunito.
La delegazione di tassisti è stata ricevuta dal sottosegretario Michele Dell’Orco, che li ha rassicurati: non ci saranno altre proroghe.
Ma alcuni di loro denunciano: “abbiamo votato prima Virginia Raggi e poi questo governo, perché lo credevamo dalla nostra parte. Solo che finora non hanno fatto nulla per noi, nonostante fino a qualche mese fa fossero in piazza a protestare con noi”.
Il rischio, nel caso di un’altra proroga, è che Roma sia di nuovo paralizzata da un lungo sciopero, se non addirittura da manifestazioni che, come nel caso di due anni fa, rischiano di essere violente.
Un’altra grana per il sindaco Raggi, che oggi aspetta la sentenza del processo sulla vicenda di Raffaele Marra, per cui i tassisti rappresentano una grossa fetta del suo bacino elettorale.