Un programma televisivo italiano ha ridotto le molestie sessuali a uno scherzo
Un video che ha per protagonista la cantante Emma Marrone, ospite di Amici di Maria De Filippi, ha generato delle polemiche e ha dato luogo a una petizione
La Tv italiana ancora una volta è finita nel mirino delle critiche e delle feroci polemiche suscitate dopo la pubblicazione di un video, che vede protagonisti la cantante italiana Emma Marrone e alcuni ballerini del corpo di ballo del programma “Amici” condotto da Maria De Filippi.
Emma era impegnata in alcune prove prima della diretta, mentre intorno a lei i ballerini provavano la scenografia. A un certo punto, uno di loro con fare sensuale le si accosta sempre di più, premendo il suo corpo su quello della cantante e iniziando a toccarla in diverse punti a partire dai fianchi, tra l’ilarità del pubblico e degli ospiti presenti in studio. La cantante non ha gradito questo atteggiamento invitandolo a smettere. “Un po’ meno”, ha sussurrato al microfono Emma con un’espressione contrita.
Il ballerino ha continuato imperterrito con i suoi gesti che poco lasciano all’immaginazione, palpandole il sedere, i seni e accarezzandole i capelli, tra la faccia stupita e poco incline di Emma, la quale una volta terminate le prove si è rivolta al ballerino rimproverandolo di quanto successo. “Non voglio fare la bacchettona, però se mi tocchi così tanto non riesco a cantare, già me lo hai appoggiato cinque o sei volte, era un po’ troppo”, gli ha detto Emma.
La cantante è stata vittima di uno scherzo di cattivo gusto che travalica in un vero e proprio atto di molestia sessuale, incapace di strappare qualsiasi sorriso dalle labbra (fatta eccezione per gli ospiti in studio), e che al contrario suscita solo una profonda indignazione.
Per gli autori era un semplice scherzo, per tantissimi spettatori è stato l’ennesimo fatto increscioso e l’esempio distorto di come la violenza e le molestie sessuali vengano spettacolarizzate in maniera del tutto superficiale su un canale televisivo pubblico, soprattutto in un programma rivolto in prevalenza ai giovani e agli adolescenti, che imparano così che palpare un seno, premere un membro maschile contro le natiche di una donna (contro la sua volontà) sia un atto consentito, legittimato e puramente scherzoso.
“In un paese come l’Italia, segnato da un elevato tasso di violenza contro le donne, i mass media che dovrebbero sensibilizzare sul tema, contribuiscono a divulgare una cultura distorta e pericolosa”, ha dichiarato l’attivista per i diritti delle donne Cristiana De Lia, citata perfino dal quotidiano britannico The Independent che ha dedicato un lungo articolo a questo increscioso episodio.
La clip è stata mandata in onda lunedì 24 aprile, nella cornice del programma “Amici”, alla presenza di numerosi ospiti compresa la protagonista inconsapevole di questo scherzo di cattivo gusto che ha il sapore amaro di una violenza sessuale. A rendere ancora più riprovevole il tutto le risate forzate delle altre donne e delle artiste presenti in studio che si sono limitate a far finta di divertirsi come da copione, invece di opporsi a un simile spettacolo
La stessa Emma intervistata in un altro programma televisivo ha ammesso di “aver provato emozioni molto forti in quel particolare momento”. A rinfocolare la polemica anche le attiviste dell’organizzazione per i diritti delle donne Non Una di Meno che in un tweet hanno ribadito come “la violenza sessuale non è mai qualcosa sulla quale ridere!”.
Nei giorni successivi al fatto, è stata lanciata sulla rete una petizione al fine di invitare i media a introdurre nuove linee guida riguardo le violenze sessuali. Finora sono state raccolte oltre diecimila firme. I produttori del programma si sono limitati a replicare che si trattasse solo di uno scherzo, minimizzando l’incidente e sottolineando come la cantante abbia reagito in modo forte e inaspettato.
“Questa superficialità nel trattare temi come la violenza sulle donne d’ora in poi legittimeranno questi atti. Perciò sarà sufficiente dire che si stava solo scherzando”, ha commentato un’utente sui social media. Soprattutto, se si prendono in mano i dati sulla violenza domestica subita dalle donne in Italia che non dipingono certamente una situazione edificante: una donna su tre è vittima di abusi e violenze nel nostro paese.
Nel mese di marzo un uomo è stato assolto dall’accusa di stupro perché la presunta vittima non urlava e si era limitata a dire solamente “basta”. Il tribunale di Torino ha assolto il 46enne perché il fatto non sussisteva, proprio perché la sua vittima gli aveva soltanto intimato di smetterla senza gridare, chiedere aiuto o reagire violentemente. La stessa assoluzione è spettata a un altro uomo accusato di molestie sessuali da due colleghe che lavoravano con lui.
L’imputato, un ex dirigente palermitano, si è difeso dicendo che si era trattato solo di uno scherzo. Il tribunale gli ha dato in parte ragione ritenendo che l’uomo non “avesse tratto alcun appagamento sessuale” e che le sue azioni non “hanno limitato la libertà sessuale delle due donne”. Il tutto, secondo i giudici, si era svolto in un clima del tutto “scherzoso”.
Quindi, non possiamo trattenerci dal ridere fragorosamente davanti a uno che ti palpa il seno anche se gli viene intimato di smetterla. Tutto sembra essere consentito, a questo punto.