Primo trapianto di faccia in Italia: “L’intervento è tecnicamente riuscito”
Trapianto di faccia Italia – Si è concluso alle 5 della mattina del 23 settembre il primo intervento in Italia di trapianto facciale a una donna. Il complicato intervento, durato 20 ore, è stato eseguito all’ospedale Sant’Andrea di Roma.
A una donna di 49 anni è stato impiantato il volto di una donatrice di 21 anni, morta in un incidente stradale. La donna era affetta da neurofibromatosi di tipo I, malattia genetica che causa gravi manifestazioni sulla pelle, negli occhi e sul sistema nervoso.
“L’operazione è tecnicamente riuscita”, ha riferito il bollettino medico al termine dell’intervento. Sottoposta a terapia immunosoppressiva antirigetto, la paziente è attualmente in coma farmacologico indotto e rimarrà in isolamento presso la Terapia Intesiva. “La prognosi è riservata”, si legge nel bollettino medico.
Il Centro nazionale trapianti ha ringraziato la famiglia della donatrice.
Si è trattato del primo intervento del genere in Italia, ma nel mondo vi erano già stati circa 50 interventi simili, di cui 10 in Europa, concentrati per la maggior parte in Francia.
L’intervento rientra in un protocollo sperimentale, autorizzato dal Centro nazionale trapianti dopo l’acquisizione del parere positivo del Consiglio superiore di sanità.
A guidare l’équipe medica che si è occupata del prelievo del tessuto facciale e del successivo trapianto è stato il professor Fabio Santanelli di Pompeo, responsabile dell’Unità operativa di chirurgia plastica del Sant’Andrea di Roma, e dal dottor Benedetto Longo.
L’intervento è iniziato alle 8 di sabato e si è concluso poco dopo le 5 di domenica. Il trapianto multitessuto, con pelle, fasce muscolari e cartilagine ha richiesto tre anni di preparazione, da parte dell’organizzazione e del personale
Qui avevamo raccontato la storia di Katie, apparsa su National Geographic.
A 21 anni Katie Stubblefield è diventata la persona più giovane negli Stati Uniti a ricevere un trapianto di faccia.
L’operazione, eseguita a maggio 2017, è durata 31 ore e puntava a ripristinare la struttura e le funzioni del viso di Katie.