Un prete si gioca 900mila euro delle donazioni alle slot machine, fedeli in rivolta
"Rivogliamo i nostri soldi": i fedeli denunciano l'episodio, il prete viene solo trasferito
Un prete si gioca tutto alle slot. Soldi ricevuti a fondo perduto dai fedeli che sarebbero finiti nell’azzardo.
Il prete, don Giuseppe Modena, ex parroco di San Giovanni Battista di Verona, è accusato per essersi giocato quasi un milione di euro. I parrocchiani sono in rivolta: “Ci ha derubati”.
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Il caso di ludopatia
La parrocchia ha avuto come punto di riferimento il parroco dal 2007 al 2017. Poi però era stato trasferito ad un altro incarico, nella direzione del Centro Diocesano di Spiritualità intitolato a “San Fidenzio”.
Trasferito proprio per le innumerevoli lamentele dei fedeli per i troppi soldi che il prete chiedeva. Si faceva prestare soldi da tutti, anche dagli anziani e dai pensionati. Il giornale locale “L’Arena”, aveva fatto molte richieste fino ad arrivare alla cifra di 900 mila euro, soldi che sarebbero spariti nel nulla.
Giuseppe Zenti, il Vescovo di Verona lo aveva fatto trasferire. L’obiettivo dichiarato era “aiutarlo a guarire dalla dipendenza da gioco”.
Non è la prima volta per un prete
Recentemente era stato coinvolto in un caso simile don Flavio Gobbo della chiesa San Vito e Modesto a Spinea (Treviso): aveva usato 200 mila euro della parrocchia per giocare al casinò.
La ludopatia non risparmia nessuno.