Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 04:00
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » News

Parroco di Padova: “Non fate il presepe, è ipocrita. Gesù era un profugo”

Immagine di copertina

Una marea di insulti hanno accompagnato la provocazione di Don Luca Favarin, parrocco di Padova che su Facebook aveva scritto: “quest’anno non fare il presepio credo sia il più evangelico dei segni. Non farlo per rispetto del Vangelo e dei suoi valori, non farlo per rispetto dei poveri”.

Come ogni anno a dicembre si scatena la polemica sul presepe, simbolo tra i più strumentalizzati della tradizione cattolica. Il sacerdote, da anni in prima linea nella missione pastorale per la Diocesi di Padova a fianco dei migranti, con la sua provocazione, chiede coerenza ai valori del Vangelo.

“Se il presepe deve essere pura esteriorità, allora tanto vale non farlo”, Lo stesso messaggio è stato ripetuto su Morning Show di Radio Padova. “Lei è fuori da ogni grazia di Dio”, “Si vergogni”, “Meriterebbe la scomunica”, “Parla da politico”, sono i messaggi che il religioso ha ricevuto, insieme ai messaggi di solidarietà.

“Basta con questo inutile teatrino delle statuette di Natale”, dice il religioso intervistato. “Oggi fare il presepio è ipocrita. Il presepe è l’immagine di un profugo che cerca riparo e lo trova in una stalla. Esibire fior di statuette, facendosi magari il segno della croce davanti a Gesù bambino, quando poi nella vita di tutti i giorni si fa esattamente il contrario, ecco tutto questo lo trovo riprovevole”, continua.

Don Luca si scaglia contro il decreto sicurezza approvato pochi giorni fa dal parlamento: “Il nuovo decreto sicurezza costringe le persone a dormire per strada, quindi l’Italia si è schierata per la “non accoglienza”. Poi però, in casa, tutti bravi a esibire le statuette accanto alla tavola imbandita, al caldo del termosifone acceso”, sostiene.

“Ci vuole una coerenza umana e psicologica. Applaudire il decreto sicurezza di Salvini e mettere il presepio è schizofrenia pura. Come dire: accolgo Dio solo quando non puzza, non parla, non disturba. Lo straniero che vedo per strada, invece, non lo guardo e non lo voglio”, dice in un’intervista.

“Il presepio non è una rappresentazione teatrale. I cristiani si rendono conto che rischiano di diventare dei teatranti? Va in scena il teatrino del Natale e poi si lascia morire la gente per strada. Vorrei ricordare a questi cristiani che ci sono migliaia di Gesù-bambino in giro per le strade, sotto i ponti”, incalza il prete.

Anche alcuni politici veneti si sono scagliati contro le parole del prete: l’assessore regionale all’Istruzione Elena Donazzan ha detto: “Questo parroco ha perso l’orientamento e mi sembra che abbia solo voglia di stupire e creare notizia se è così livoroso nei confronti del presepe, mi domando se sia lui ad aver fatto la scelta giusta”.

Duro l’intervento del senatore leghista Andrea Ostellari: “La tentazione di nascondere i simboli cristiani è vecchia quanto la Chiesa e la Chiesa le sopravviverà. Mentre fallirà il progetto di ridurla al rango di associazione benefica fra le tante. Cristo non ha cambiato la storia perché è stato il più coerente o caritatevole degli uomini, ma perché ha vinto la morte e portato su di sé i peccati di tutti: poveri, rifugiati, pubblicani, prostitute e anche ipocriti. Don Favarin faccia come crede. Io sono ipocrita? Forse, ma Cristo è nato anche per me. Quindi farò il presepe, come ogni anno, con i miei figli e mia moglie”.

Ti potrebbe interessare
News / Un servizio per chi è solo a Natale: dal 24 al 26 dicembre chiama Telefono Amico
Esteri / Bernie Madoff e lo schema Ponzi: muore a 82 anni il più grande truffatore della storia americana
News / L’italiana Alessandra Galloni sarà la prima donna a dirigere l’agenzia Reuters in 170 anni di storia
Ti potrebbe interessare
News / Un servizio per chi è solo a Natale: dal 24 al 26 dicembre chiama Telefono Amico
Esteri / Bernie Madoff e lo schema Ponzi: muore a 82 anni il più grande truffatore della storia americana
News / L’italiana Alessandra Galloni sarà la prima donna a dirigere l’agenzia Reuters in 170 anni di storia
Economia / I giovani lanciano gli Stati Generazionali: “Diamo voce a chi voce non ha”
News / In difesa dello “stupratore razzista Montanelli” (di Luca Telese)
News / Dillo con una poesia: oggi è la Giornata Mondiale della Poesia e questi versi vi faranno bene all’anima
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI