Gentiloni in visita in India per riaprire i rapporti dopo il caso dei marò
L'incontro con il primo ministro Nerendra Modi rappresenta un primo passo verso un ritorno alla normalità dei rapporti tra Italia e India a cinque anni dalla vicenda dei Marò
Lunedì 30 ottobre il presidente del Consiglio italiano, Paolo Gentiloni, ha incontrato a Nuova Delhi il primo ministro indiano Nerendra Modi.
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Un colloquio per rilanciare i rapporti tra Italia e India a 70 anni dall’inizio delle relazioni diplomatiche tra i due paesi e a cinque dallo scoppio del caso Marò, che aveva creato forti tensioni tra Roma e Nuova Delhi.
Il 19 febbraio 2012 due militari italiani in servizio sulla petroliera Enrica Lexie, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, erano stati fermati dalle autorità indiane con l’accusa di aver ucciso due pescatori sospettati di essere pirati.
Da qui un duro scontro tra Italia e India relativo alla giurisdizione del caso, ancora non risolto nonostante i rimpatri sia di Girone, sia di Latorre.
La visita di Gentiloni a Nuova Delhi, tuttavia, rappresenta un importante passo in avanti verso un ritorno alla normalità dei rapporti tra i due paesi.
Nel corso dell’incontro svoltosi a Rashtrapati Bhavan, il palazzo presidenziale indiano, Gentiloni e Modi si sono confrontati su investimenti, cambiamenti climatici, crisi migratoria e terrorismo internazionale.
Al termine del colloquio, il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha affermato: “Sul piano economico esistono delle grandi opportunità. Abbiamo in Italia un’economia in crescita, in un quadro, quello dell’intera zona euro, che è tornato a registrare segnali positivi. Accogliamo con interesse le possibili collaborazioni che vengono dall’India”.
Insieme al presidente del Consiglio italiano, impegnato fino al 1 novembre in una serie di visite istituzionali già programmate in Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Qatar, c’è una delegazione di 19 manager italiani che include il commissario di Alitalia Luigi Gubitosi, l’amministratore delegato di Fincantieri Giuseppe Bono e il ceo di Enel Green Power Antonio Cammisecra.