La tesi shock dell’esperto sul crollo del ponte Morandi a Genova: “Forse un attentato”
"La mia è un'ipotesi puramente accademica", ha puntualizzato Enzo Siviero, ingegnere esperto di ponti e accademico
Il crollo del ponte Morandi a Genova potrebbe essere compatibile con la dinamica di un attentato eseguito utilizzando microcariche esplosive. A sostenere questa tesi è Enzo Siviero, ingegnere padovano, per anni docente allo Iuav di Venezia.
Siviero ha esposto la sua teoria martedì scorso, in una intervista a una rete locale veneta, e la notizia è stata poi ripresa dal Corriere Veneto.
“Il ponte è collassato rapidamente dal basso, ma voi non avete idea di quanto fossero robusti quei pilastri. Io conosco il viadotto Morandi molto bene, l’ho studiato a lungo”, ha spiegato Siviero.
“C’è una fortissima probabilità, superiore al cinquanta per cento, che si tratti di attentato”, ha confermato l’ingegnere al Corriere Veneto. “E penso che nel giro di 4-5 giorni sarò in grado di supportare tale ipotesi”.
Prevedibilmente, questa tesi ha provocato fortissime reazioni, anche sui social.
Per questo, l’esperto ha poi precisato: “La mia è un’ipotesi puramente accademica, come quelle che altri hanno formulato sui fulmini, e viste le reazioni forse ho fatto male a parlarne”.
Siviero viene considerato uno dei massimi esperti al mondo di ponti. Dal 1973 al 2015 è stato professore all’Università di Venezia, prima di statica e poi di progetto di ponti.
Secondo quanto riportato da alcuni giornali, all’indomani del crollo del ponte Morandi, l’esperto sarebbe stato contattato da Spea Engineering, società di progettazione e manutenzione del gruppo Autostrade per l’Italia, che gli avrebbe offerto un incarico di consulenza per studiare proprio le cause del crollo.
Tuttavia sia Siviero sia Spea hanno smentito l’esistenza di alcun incarico di consulenza. Autostrade ha fatto sapere di aver inviato mercoledì mattina a Siviero una formale diffida a rilasciare dichiarazioni per conto del gruppo.
Il 14 agosto 2018 il ponte Morandi è crollato a Genova, provocando 43 vittime.
Il tratto crollato, che fa parte dell’Autostrada Genova Savona, la A10, transitava sopra una zona densamente abitata (A questo link la testimonianza: “Noi che abitavamo sotto il ponte crollato: non sappiamo dove i nostri figli dormiranno e andranno a scuola”).