G8 Genova, avevano picchiato il giornalista Mark Covell: poliziotti condannati a un risarcimento da 110mila euro
Il giornalista inglese era stato pestato fuori dalla scuola Diaz nella notte tra il 21 e il 22 luglio del 2001, riportando lesioni molto gravi
Dovranno pagare un risarcimento complessivo da 110mila euro i sedici poliziotti coinvolti a vario titolo nel pestaggio del giornalista inglese Mark William Covell avvenuto nella scuola Diaz durante il G8 del 2001. La decisione è stata presa dai giudici della seconda sezione d’appello della Corte dei Conti, che hanno confermato la sentenza di primo grado.
Gli appelli proposti da alcuni dei poliziotti sono stati dichiarati inammissibili e in parte rigettati, e hanno confermato la sentenza emessa nel 2015 dalla sezione della Liguria, quando Michelangelo Fournier, l’allora comandante del VII nucleo antisommossa, era stato condannato a un risarcimento di 40mila euro e quando Vicenzo Canterini, l’allora comandante del primo reparto mobile di Roma, era stato condannato a pagare un risarcimento da 60mila euro.
I fatti contestati risalgono alla notte tra il 21 e il 22 luglio del 2001, quando Covell venne picchiato dalla polizia davanti ai cancelli della scuola Diaz, riportando gravissime lesioni.
“Sono arrivati da questa scala. Erano un plotone. Nessuno ha reagito. Erano tutti non violenti ma per loro questo non faceva alcuna differenza. Hanno continuato a picchiare a sangue. Una mia amica è stata colpita alla testa con tale forza che non ricordava più nemmeno il suo nome. È durato solo dieci, quindici minuti, ma sembrava senza fine. Io ero fuori: mi hanno picchiato senzapietà e mi avrebbero lasciato morire in strada”, aveva raccontato nel 2013 il giornalista inglese al Secolo XIX in occasione di un’iniziativa del preside della scuola genovese che fu teatro di una delle pagine più nere della storia italiana.
Inoltre, i giudici contabili avevano condannato, in soldo, a un risarcimento di 10 mila euro: Francesco Gratteri, Gilberto Caldarozzi, Giovanni Luperi, Spartaco Mortola, Nando Dominici, Filippo Ferri, Fabio Ciccimarra, Carlo Di Sarro, Massimo Mazzoni, Davide Di Novi, Renzo Cerchi, Massimiliano Di Bernardini, Massimo Nucera e Maurizio Panzieri.
Covell era stato arrestato con accuse che si erano rivelate false. Il Viminale lo aveva risarcito in via transitoria con 250mila euro (340 per le lesioni subite e 10 mila per le calunnie). La cifra era poi stata ridotta dai giudici di primo grado a 110mila euro per le lesioni e 10mila per le calunnie.