“Silvia Romano è viva”: dalla polizia kenyana una nuova speranza
Dal Kenya arrivano nuove speranze per Silvia Romano, la giovane volontaria italiana di 23 anni rapita nella notte tra il 20 e il 21 novembre 2018 nel villaggio di Chakama.
Secondo quanto afferma la polizia locale, infatti, la ragazza originaria di Milano “è ancora viva” e sarebbe stata ceduta dai rapitori a un’altra banda di criminali.
Secondo le indagini in corso nel paese africano, dunque, Silvia Romano si troverebbe ancora in Kenya. Per questo motivo, nei giorni scorsi i carabinieri del Ros sono volati a Nairobi, con l’obiettivo di condividere le informazioni raccolte dagli agenti locali e collaborare dunque nelle indagini.
Una decisione, quella di una cooperazione tra Italia e Kenya, che solo qualche settimana fa sembrava pura utopia. A fine marzo, infatti, tra i due paesi era salita la tensione dopo che il governo kenyano aveva rifiutato per ben otto volte l’invio di un team di investigatori italiani.
Adesso, invece, si è arrivati finalmente a un’intesa, grazie anche alla collaborazione della Farnesina e dell’Aise, il servizio segreto che si occupa di sicurezza all’estero. Così, gli agenti italiani sono venuti in possesso dei fascicoli raccolti dai colleghi africani, compresi i tabulati telefonici dei sequestratori nei giorni immediatamente successivi alla cattura di Silvia Romano.
La soffiata sulla volontaria italiana, riporta il Corriere della Sera, è arrivata grazie alla collaborazione di alcune “tribù che si trovano lungo il fiume Tana e nella grande foresta di Boni, dove Silvia è stata portata poco dopo il rapimento, come avrebbe ammesso anche l’uomo arrestato con l’accusa di averla prelevata, Ibrahim Adan Omar“.
Cosa spinge una ragazza italiana ad andare in Africa come volontaria