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Al via l’undicesima edizione del Festival del gioco PLAY, tra giochi da tavolo, miniature e librigame

Immagine di copertina

Se i soli giochi presenti a casa vostra sono i classicissimi Risiko e Monopoly è ora di aggiornare un po’ la vostra “ludoteca” casalinga, se invece già conoscete titolo come Carcassonne o Coloni di Catan, fate parte di una più ristretta cerchia di giocatori che anche se parliamo ormai di titoli di oltre un decennio fa, ha lambito la “new wave” del gioco da tavolo. È assai probabile che vi siate persi le centinaia di giochi da tavolo che sono uscite nel frattempo, però potreste rifarvi facendo un salto – dal 5 al 7 aprile – a Modena, all’undicesima edizione del PLAY – Festival del gioco.

Oltre 22mila metri quadri di espositori e tavoli per giocare, durante la tre giorni aziende e associazioni di appassionati permetteranno a chi comprerà il biglietto di giocare ai giochi esposti, basta mettersi in fila e attendere il proprio turno.

L’anno scorso, sono state oltre 40 mila presenze, un grande successo e il segno di un interesse sempre maggiore da parte del grande pubblico, non più racchiuso in ristrette cerchie di appassionati, ma sempre più aperto ai cosiddetti “casual gamers”, giocatori che cercano un titolo per giocare con gli amici ogni tanto, per sperimentare una serata casalinga alternativa oppure per i giochi per famiglie, capaci di coinvolgere al tavolo una o più generazioni, generalmente genitori e figli.

Play Festival del gioco | L’edizione “lunare”

“L’edizione 2019, l’undicesima, approfondirà il tema della “Corsa allo Spazio” per commemorare in maniera giocosa e sicuramente originale il 50esimo anniversario dello sbarco sulla Luna e celebrare al tempo stesso la crescita degli spazi nel festival del gioco da tavolo più amato dai giocatori”, sottolinea Andrea Ligabue, direttore artistico del Festival che spiega così il tema di quest’anno e l’orgoglio di aver portato nella kermesse ludica uno spazio didattico curato dal prestigioso Istituto Nazionale di Astrofisica, così come i giochi in evidenza sono quelli a tema spaziale:

First Martians è ambientato in un futuro molto prossimo, in cui un pugno di astronauti lotta per stabilire la prima base permanente su Marte.

In Pocket Mars, invece, la presenza umana sul pianeta rosso è ormai stabile. I giocatori sono in competizione per organizzare gli shuttle che porteranno sempre più coloni dalla Terra agli avamposti marziani.

Con Terraforming Mars, infine, ci si ritrova in un futuro molto lontano, in cui i coloni non si accontentano più di vivere in stazioni sigillate e puntano quindi a trasformare Marte in una nuova Terra, rendendone respirabile l’atmosfera e creando oceani e foreste. Un impegnativo gioco di strategia che ha conquistato i gamer più appassionati.

Play Festival del gioco | Cosa trovare?

Le superfici del PLAY saranno suddivise in aree omogenee tra gioco da tavolo, wargames, giochi di ruolo e l’area per bambini, il PLAY KIDS, con giochi e spazi pensati appositamente anche per i più piccoli, spazi che – rispetto alla scorsa edizione – sono aumentati, un segnale di attenzione per le famiglie e per le esigenze dei più piccoli.

La comunità ludica italiana poi sta sempre di più riflettendo sulle questioni di genere, e non mancheranno in questa edizione spazi per trovare giochi a tematica LGBT come Stonewall 1969 – Una storia di guerra” è un gioco di ruolo che parla di persone che hanno vissuto le oppressioni e le violenze che hanno portato ai moti di Stonewall, considerati il momento in cui è nato il movimento di liberazione omosessuale moderno.

L’evento si terrà il venerdì alle ore 18.30. “Prendendo Stonewall come esempio, durante questa conferenza parleremo di come il gioco possa essere uno strumento di crescita individuale e di divulgazione – si legge sull’evento -; attraverso l’attività del gioco, infatti, i giocatori possono prendere consapevolezza di situazioni e dinamiche che non conoscevano e sulle quali altrimenti, forse, non si sarebbero mai posti domande significative”.

C’è spazio per tutti sembra voler dire questa edizione, e fa sorridere dopo le reciproche scomuniche avvenute a Verona lo scorso week end.

Per la prima volta, inoltre, ci sarà un’area dedicata interamente al librogioco, il romanzo d’avventura da leggere da soli e determinare l’esito della storia con le proprie scelte durante la lettura, non più solo i bivi, ma combattimenti e scelte multiple che rendono la storia complessa e rigiocabile più volte.

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