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Home » News

La pista italiana del caso Weinstein: il ruolo di Fabrizio Lombardo e la sua fidanzata bionda

Immagine di copertina
Foto Twitter

Le testimonianze di Asia Argento e Zoe Brock chiamano in ballo le responsabilità dell'ex capo della Miramax Italia, che avrebbe procurato donne ad Harvey Weinstein. Ma Lombardo respinge tutte le accuse

È iniziato tutto con l’inchiesta del New York Times firmata da Jodi Kantor e Megan Twohey. Due donne, due giornaliste, che lo scorso 5 ottobre hanno raccontato sulle pagine del quotidiano statunitense come il produttore statunitense Harvey Weinstein fosse sopravvissuto indenne a decenni di molestie e violenze sessuali contro attrici di Hollywood, che hanno subito e taciuto per anni per paura di perdere il loro lavoro.

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Ma, alla fine, è stato Weinstein a perdere il suo. Quattro giorni dopo la pubblicazione dell’inchiesta, a seguito del moltiplicarsi delle denunce, il produttore di Pulp Fiction è stato licenziato dalla casa di produzione cinematografica che aveva contribuito a fondare. Uno scandalo tutto hollywoodiano, almeno in apparenza. Se non fosse che presto ad essere tirati in ballo sono stati personaggi italiani.

Chi è Fabrizio Lombardo

Dalle pagine del New Yorker il 10 ottobre l’attrice italiana Asia Argento ha denunciato di essere stata violentata dal produttore nel 1997, dopo essere stata invitata a una festa all’Hotel du Cap-Eden-Roc di Cannes. Una volta arrivata, però, scoprì che non c’era nessuna festa. C’era solo Weinstein, che la costrinse a fargli un massaggio e le praticò del sesso orale contro la sua volontà.

Asia Argento ha raccontato che a condurla da Weinstein fu l’allora capo della Miramax Italia Fabrizio Lombardo. Il produttore italiano è stato accusato anche dalla modella neozelandese Zoe Brock, che in una testimonianza pubblicata l’8 ottobre ha raccontato di aver ricevuto avances sessuali indesiderate da Weinstein.

“È lui l’uomo che ha aiutato a organizzare questo incontro con Harvey Weinstein e mi ha fatta sentire protetta e al sicuro”, ha scritto Brock, che ha accusato Lombardo di aver aiutato Weinstein a procurarsi le donne.

La modella sostiene inoltre che Lombardo fosse amico del suo agente italiano dell’epoca, Vittorio Zeviani, fondatore dell’agenzia di modelle milanese Why Not (per la quale l’agente non lavora più da anni). Anche lui era presente la sera in cui Brock è stata condotta con l’inganno da Weinstein e poi molestata.

“Le opzioni sono due”, ha detto Brock a TPI su Zeviani. “O non ha rispettato i miei desideri perché Harvey era molto convincente, oppure sapeva tutto ed era complice”.

Ma secondo Zoe Brock, c’è anche un’altra persona che potrebbe sapere qualcosa del ruolo di Lombardo alla Miramax. Si tratta dell’allora fidanzata del produttore, una ragazza che ricorda essere bionda e bella. Parlando a TPI, Brock ha detto di aver riconosciuto l’allora fidanzata di Lombardo, di cui racconta nel suo post, come Claudia Gerini. Prima di incontrare la sua attuale moglie, il produttore italiano è stato infatti fidanzato con l’attrice italiana.

Contattato da TPI per una conferma o una smentita, l’ufficio stampa di Claudia Gerini ha fatto sapere che l’attrice non intende rilasciare dichiarazioni in merito alla vicenda.

Secondo fonti a lei vicine, anche Asia Argento ha provato a contattare la Gerini, che si è rifiutata di parlarle e ha negato in ogni caso di sapere che Lombardo procurasse le donne a Weinstein.

Brock racconta che, qualche giorno dopo aver subito le molestie di Weinstein con la complicità di Lombardo, lei incontrò il produttore italiano, che si disse dispiaciuto per ciò che era accaduto. Insieme a Gerini, Lombardo invitò la modella a Roma, dicendole che sarebbe stata ospite nella casa in cui i due abitavano insieme.

“Arrivai da loro in serata e scoprii in quel momento che avevano solo un letto. Quando feci loro presente che non avevo alcuna intenzione di fare il terzo incomodo, dormii sul divano e dovetti stare a sentire i rumori che provenivano dalla loro stanza mentre facevano sesso”, ha scritto Brock, specificando che era troppo tardi per riprendere il treno, non aveva soldi per una stanza d’albergo ed era troppo spaventata per dormire per strada.

“Una volta arrivata a Roma, erano molto diversi da come erano stati di persona e al telefono”, ha detto Brock a TPI. “Proprio come Harvey. Mi hanno fatta sentire totalmente al sicuro e poi mi hanno completamente sorpresa, chiedendomi di coricarci insieme”.

Il 17 ottobre 2017, Claudia Gerini ha dichiarato che l’episodio è del tutto inventato e che querelerà la modella Zoe Brock.

La versione dell’ex capo della Miramax Italia

Lombardo ha respinto le accuse nei suoi confronti nelle interviste a Vanity Fair e a The Guardian, sostenendo che i suoi rapporti con Weinstein fossero esclusivamente di tipo lavorativo.

“Non cercavo donne per lui”, ha detto Lombardo rispondendo alle accuse di Argento e Brock. “Non è il mio stile, non è il tipo di rapporto che avevo con Weinstein”. Lombardo ha negato di aver condotto Asia Argento nella stanza di Weinstein e ha detto di non ricordarsi nemmeno di aver conosciuto Brock.

I dubbi avanzati nei confronti di Lombardo, tuttavia, risalgono a ben prima del momento in cui è scoppiato il caso Weinstein.

Nel 2004, l’ex giornalista del New York Times  ha scritto un articolo sulla Miramax Films, che a quel tempo era di proprietà della Walt Disney. L’articolo metteva in dubbio le competenze di Lombardo nel settore cinematografico ed evidenziava che l’uomo era rimasto sul libro paga della società per mesi dopo che l’ufficio italiano dell’azienda era stato chiuso, nel 2003.

Secondo il New York Times, Lombardo era diventato amico di Harvey Weinstein negli anni Novanta e ha accompagnato Weinstein al Festival del Cinema di Cannes dal 1995. I due uomini avrebbero anche trascorso del tempo insieme sull’isola caribica di Saint Barth, nei Caraibi. Inoltre, le foto del matrimonio di Lombardo pubblicate da Vanity Fair mostrano che Weinstein fu il suo testimone di nozze nel 2003.

La storia non faceva cenno al presunto ruolo di Lombardo nel procurare donne a Weinstein, ma la questione appare ancora più strana dopo le recenti accuse nei confronti del produttore americano.

Altre due donne accusano Lombardo

Alla testimonianza di Asia Argento e a quella di Zoe Brock, si aggiungono anche i racconti di altre due donne, riportati da Waxman sul sito da lei diretto, The Wrap.

Sacha Voski, una modella che ha vissuto in Italia tra il 1988 e il 1989, racconta che Lombardo all’epoca la “stalkerava”.

“Continuava a venirmi dietro, mi chiamava 12 volte al giorno. Voleva convincermi, offrirmi uno dei suoi molti appartamenti vuoti vicino Milano”, ha scritto Voski in una email a Waxman. La modella, in ogni caso, non saprebbe dire per conto di chi avvenissero queste richieste, se per Weinstein o qualcun altro.

L’ultima testimonianza proviene invece da una produttrice, che ha contattato TheWrap per dire che Weinstein e Lombardo erano una coppia fissa anno dopo anno al Festival di Venezia. “Questo era il suo parco giochi”, ha detto riferendosi a Weinstein. “Lui e Fabrizio erano fissi al bar dell’albergo Excelsior. E c’erano ragazze che andavano e venivano”.

Il 15 ottobre anche la modella italiana Samantha Panagrosso ha affermato in un’intervista a Variety di essere stata avvicinata nella piscina di un albergo a Cannes da Weinstein, che poi avrebbe tentato di stuprarla in un camerino durante il festival del 2003.

La modella ha affermato che Lombardo in realtà non dirigeva affatto la Miramax Italia, ma “aveva quel titolo solo come pretesto”.

Panagrosso ha detto di aver conosciuto Lombardo nel mondo della moda milanese, dove era “qualcuno che usava le ragazze dalle agenzie di moda per portarle a cene con gente potente”. Successivamente lo ha incontrato a Cannes, dove lui ha detto di lavorare per Harvey, ma lei ricorda di averlo visto sempre con le ragazze.

– Leggi anche: Quella notte in cui Harvey Weinstein provò a molestarmi nella sua suite di Cannes
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