Roma, giunta capitolina dispone revoca della convenzione del piano di zona Spinaceto 2. Raggi: “Niente sfratto per 60 famiglie”
Il comune tornerà in possesso degli immobili, evitando così lo sfratto degli inquilini
Una delibera della giunta capitolina ha risposto la revoca della convenzione stipulata con una cooperativa in merito al Piano di zona Spinaceto 2, facendo il primo passo per salvare dallo sfratto 60 famiglie.
Se la revoca della convenzione con la cooperativa Vesta, che ha edificato le palazzine di via Angelo Sante Bastiani, sarà portata a termine, il comune tornerà in possesso degli immobili, evitando così lo sfratto degli inquilini.
La possibilità dello sfratto si era palesata dopo che la cooperativa era fallita e il commissario liquidatore aveva accusato gli inquilini di morosità.
Ma quegli inquilini, che avevano diritto a pagare un affitto agevolato, pagavano invece affitti a prezzo di mercato, come denunciato anche in via giudiziaria. Da qui la presunta violazione della convenzione stipulata con la cooperativa e la conseguente revoca da parte del comune, il cui procedimento era stato avviato a ottobre 2017.
Piano di zona Spinaceto 2: la revoca della convenzione
TPI.it aveva denunciato la situazione degli inquilini di via Angelo Sante Bastiani, dove sorgono le palazzine relative al piano di zona Spinaceto 2 (qui le loro testimonianze) e ne aveva anche chiesto conto all’amministrazione comunale e all’avvocatura del comune di Roma.
La notizia della revoca della convenzione è stata annunciata sui social dalla sindaca Virginia Raggi, che scrive: “Dopo le revoche sui comparti di Tor Vergata e Castelverde, compiamo un ulteriore passo: l’approvazione in Giunta di una delibera che prevede la decadenza della convenzione stipulata nel 2006 con la Cooperativa Vesta”.
“Possiamo finalmente dire alle 60 famiglie del Piano di Zona Spinaceto 2 che non saranno sfrattate dalle loro case”, prosegue la sindaca. “Continueremo sulla strada di legalità, trasparenza e giustizia poiché quella dei Piani di Zona costituisce una problematica prima di tutto sociale e di tutela dell’interesse pubblico”.
Il sindacato degli inquilini Asia Usb in una nota parla della revoca come “atto dovuto e tardivo” da parte della giunta.
“Bisogna ricordare alla Sindaca che proprio su Spinaceto è partita, nel lontano 2012, la prima denuncia di Asia Usb presentata tramite l’avv. Vincenzo Perticaro e tutto accade per merito dei cittadini non della politica”, scrive il sindacato.
“La Delibera di revoca viene approvata con ingiustificabile ritardo, quando alcune famiglie sono già state cacciate da casa senza che l’Amministrazione comunale intervenisse, e deve essere ancora approvata dal Consiglio Comunale. Ricordiamo alla prima cittadina che solo l’immissione in possesso da parte di Roma Capitale dei fabbricati può fermare gli sfratti. Tutti gli sfratti sono ancora pendenti e l’interruzione non è automatica come sbandiera il suo ultimo post”.
“Ma se le intenzioni delle Sindaca sono realmente sincere – prosegue Asia Usb -, cogliamo l’occasione per ricordarle che ancora sussistono gravi problemi di violazioni per i piani di zona di: Montestallonara, Ponte Galeria, Castelverde, La Storta, Castel Giubileo, Osteria del Curato, Romanina, Casale Nei, Spinaceto (Ircos), Torresina, e tanti altri. Decine di migliaia di cittadini attendono dal Comune di Roma e dalla Regione Lazio l’applicazione della legge per garantire il diritto alla casa nella nostra città”.
Piano di zona Spinaceto 2: la vicenda
Spinaceto è uno dei quartieri di Roma interessati dai famosi “Piani di zona”, strumenti predisposti a partire dagli anni Sessanta per favorire l’acquisizione di aree comunali da destinare all’edilizia economica e agevolata.
Nel caso del Piano di zona Spinaceto 2, la cooperativa Vesta ha costruito, in cambio di agevolazioni e fondi da parte di Comune e Regione, abitazioni da concedere ad affitto permanente, con un canone di locazione agevolato, alle famiglie che risultavano averne diritto.
Ma secondo le denunce dell’avvocato Vincenzo Perticaro e di Angelo Fascetti di Asia Usb, nonché degli stessi inquilini di via Angelo Sante Bastiani, dai prezzi dell’affitto non erano stati detratti gli importi previsti dalla legge.
Nel 2012 il sindacato degli inquilini,tramite l’avvocato Perticaro, ha denunciato la questione alla magistratura e scoppia lo scandalo degli “affitti gonfiati”, che non riguarda solo Spinaceto.
Nel 2013 sono seguite le denunce degli inquilini assegnatari, seguiti a catena di altri Piani di zona.
Nel 2018 sono arrivati i rinvii a giudizio per i rappresentanti di due cooperative edilizie, il Consorzio regionale cooperative edilizie Vesta e la Società cooperativa edilizia Atilia, accusate di aver commesso una truffa nella costruzione dei quartieri Spinaceto 2, Montestallonara e Pisana Vignaccia, e il processo è attualmente in corso (qui maggiori informazioni sulla vicenda giudiziaria).