Corruzione, più di 80mila persone chiedono ai candidati alle elezioni una legge più efficace
Nelle ore in cui in Campania un’indagine legata allo smaltimento dei rifiuti fa emergere illeciti nella gestione appalti pubblici, più di 80mila persone hanno firmato la petizione lanciata su Change.org da Antonio Ingroia contro la corruzione.
Ingroia, candidato con il movimento Lista del Popolo, chiede a tutte le coalizioni di promettere di impegnarsi per approvare una legge per colpire la corruzione sul piano finanziario, come già accade per i reati di mafia, grazie alla legge Rognoni-La Torre fortemente voluta da Pio La Torre, il segretario siciliano del Pci ucciso da Cosa nostra nel 1982.
“Chiediamo ai candidati di impegnarsi a esaminare e approvare la proposta di legge La Torre bis, in modo da dotare quanto prima la magistratura di un nuovo e più efficace strumento normativo contro la corruzione”, si legge nell’appello.
La proposta di legge prevede di estendere ai colletti bianchi indiziati dei reati più gravi, la normativa voluta da Pio La Torre, “solo così si potrà arginare un fenomeno ormai diventato sistemico e salvare l’Italia degli onesti dalla bancarotta causata dai corrotti”, sostiene Ingroia.
“Dagli scandali che puntualmente emergono ovunque in Italia, dalla diffusione a tutti i livelli e tutti i settori che la corruzione ha raggiunto, il fenomeno è peggiorato”, aggiunge l’ex pm.
La richiesta è quella di approvare la legge “La Torre bis” per poter agire con misure come il sequestro e la confisca dei beni ai corrotti, come avviene per i mafiosi.
La petizione di Ingroia fa parte di un movimento di più di 674mila italiani che stanno scrivendo il proprio programma politico su Change.org.
L’appello di Ingroia:
Il testo della petizione:
La corruzione in Italia è un buco nero che ingoia ogni anno decine e decine di miliardi di euro.
Per fermarla occorre ripensare la normativa anticorruzione recuperando il meglio della lotta alla mafia: i corrotti vanno colpiti sul piano finanziario. Questo già accade per i mafiosi grazie alla legge antimafia Rognoni-La Torre fortemente voluta da Pio La Torre, il segretario siciliano del Pci ucciso da Cosa nostra nel 1982. È questo il senso della proposta di legge anticorruzione La Torre Bis, scritta da Antonio Ingroia con Franco La Torre, figlio di Pio, e altri esperti.
La proposta di legge prevede di estendere ai colletti bianchi indiziati dei reati più gravi, la normativa voluta da Pio La Torre.
Come la mafia, anche la corruzione deve essere colpita sul piano finanziario: solo così si potrà arginare un fenomeno ormai diventato sistemico e salvare l’Italia degli onesti dalla bancarotta causata dai corrotti.
Con questa petizione chiediamo a tutti i candidati delle elezioni che avverranno in Italia il prossimo 4 marzo, di impegnarsi a esaminare e approvare la proposta di legge La Torre bis, in modo da dotare quanto prima la magistratura di un nuovo e più efficace strumento normativo contro la corruzione. È l’ultima occasione per salvare l’anima onesta del Paese, altrimenti vincerà ancora una volta la classe dirigente criminale che controlla le nostre vite.