Reddito di cittadinanza, Patto per il Lavoro e di Inclusione Sociale: come funzionano? Le news
REDDITO DI CITTADINANZA PERCORSO – Una volta presentata domanda per il reddito di cittadinanza – la quale può essere fatta a partire dal 6 marzo sul sito o recandosi in un Caf o in un ufficio postale – e ottenuto il sussidio a seguito della verifica dei requisiti, è necessario rispettare alcune condizioni.
Queste riguardano prima di tutto l’immediata disponibilità al lavoro e l’adesione ad un percorso personalizzato di accompagnamento all’inserimento lavorativo e all’inclusione sociale.
Tale percorso può prevedere attività di servizio alla comunità, per la riqualificazione professionale o il completamento degli studi, oppure altri impegni finalizzati all’inserimento nel mercato del lavoro.
Ma chi deve rispettare le condizioni di questo percorso personalizzato? Tutti i componenti del nucleo familiare maggiorenni, non occupati e che non frequentano un regolare corso di studi o di formazione.
Ad esserne esclusi, invece, sono i beneficiari della pensione di cittadinanza e i beneficiari del RdC pensionati o di età pari o superiore a 65 anni. A queste categorie si aggiungono poi i componenti con disabilità (fatti salvi gli obblighi legati al collocamento mirato). Possono essere infine esonerati anche i componenti con carichi di cura legati alla presenza di soggetti minori di tre anni di età o di componenti del nucleo familiare con disabilità grave o non autosufficienti.
Martedì 26 febbraio si è tenuto il voto sugli emendamenti nell’Aula del Senato e alcune delle modifiche apportate al sussidio (qui le abbiamo spiegate nel dettaglio) riguardano anche l’obbligo di accettazione delle offerte di lavoro: tale obbligo riguarderà solo quelle offerte con stipendio superiore 858 euro (equivalente al 10 per cento in più del sussidio).
Alcune novità, poi, riguardano le famiglie con figli minori o disabili. Vediamole qui di seguito.
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Reddito di cittadinanza percorso | Come funziona
Per quanto riguarda il percorso che quindi il beneficiario del nuovo sussidio economico di contrasto alla povertà è obbligato a seguire, vediamo più nello specifico come funziona e quali sono i vari step previsti.
Entro 30 giorni dal riconoscimento del RdC il beneficiario è convocato dalCentro per l’Impiego al fine di stipulare il Patto per il lavoro, se nella famiglia almeno uno tra i componenti soggetti alle varie condizioni sia in possesso di (almeno) uno tra questi requisiti:
- assenza di occupazione da non più di due anni
- età inferiore a 26 anni
- essere beneficiario della NASpI ovvero di altro ammortizzatore sociale per la disoccupazione involontaria o averne terminato la fruizione da non più di un anno
- aver sottoscritto negli ultimi due anni un Patto di servizio in corso di validità presso i Centri per l’Impiego
Il beneficiario verrà invece, in qualsiasi altro caso, convocato dai servizi dei comuni competenti per il contrasto alla povertà al fine di stipulare il Patto per l’inclusione sociale.
Reddito di cittadinanza percorso | Patto per il lavoro
Riguardo agli step successivi, una volta avvenuta la convocazione il beneficiario deve collaborare con l’operatore addetto alla redazione del bilancio delle competenze e rispettare gli impegni previsti nel Patto per il lavoro.
Tra questi rientra l’obbligo di accettare almeno una di tre offerte di lavoro che siano in linea con le competenze del beneficiario del RdC (una in caso di rinnovo).
Nello specifico, relativamente al numero di offerte rifiutate:
- nei primi dodici mesi di fruizione del beneficio è congrua un’offerta entro 100 chilometri di distanza dalla residenza del beneficiario o comunque raggiungibile in cento minuti con i mezzi di trasporto pubblici, se si tratta di prima offerta; entro 250 chilometri di distanza se si tratta di seconda offerta; ovunque collocata nel territorio italiano se si tratta di terza offerta;
- decorsi dodici mesi di fruizione del beneficio è congrua un’offerta entro 250 chilometri di distanza dalla residenza del beneficiario nel caso si tratti di prima o seconda offerta, ovvero ovunque collocata nel territorio italiano se si tratta di terza offerta;
- In caso di rinnovo del beneficio è congrua un’offerta ovunque sia collocata nel territorio italiano anche nel caso si tratti di prima offerta.
Se poi nel nucleo familiare sono presenti persone con disabilità, la distanza – secondo le ultime modifiche apportate al RdC con il voto in Senato del 26 febbraio – non può eccedere i 100 chilometri (o 100 minuti con i mezzi pubblici ) dalla residenza del beneficiario per i primi due anni e di 250 chilometri successivamente ai due anni.
Fino al 31 dicembre 2021, chi ha stipulato il Patto per il lavoro con il Centro per l’Impiego o ha ottenuto le credenziali di accesso per la piattaforma tecnologica, ottiene l’assegno di ricollocazione da spendere presso i Centri per l’impiego o presso i soggetti accreditati, potendo così ottenere un servizio di assistenza intensiva nella ricerca del lavoro.