Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:00
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » News

Perché i nomi delle leggi elettorali finiscono in -um?

Immagine di copertina

Che sia l'Italicum, il Mattarellum o il Porcellum, i nomi delle leggi elettorali sono spesso latinizzati. Ecco perché

Mattarellum, Porcellum, Italicum, e chi più ne ha più ne metta, ogni volta che una nuova legge elettorale viene quanto meno proposta in Italia subito le viene affibbiato un nome d’arte che ha sempre un tratto in comune: il finale latinizzato in -um. Ma perché i nomi delle leggi elettorali finiscono in -um?

In realtà durante la cosiddetta Prima Repubblica, in Italia vigeva il proporzionale, e a nessuno venne in mente di ribattezzarlo con un nome latinizzato. Stesso discorso si può dire quando nel 1953 venne provvisoriamente introdotta una nuova legge elettorale, essa venne criticamente soprannominata “legge truffa”, senza inserirvi latinismi alcuni. Ma allora da quando e perché i nomi delle leggi elettorali finiscono in -um?

Intanto, va detto che a livello ufficiale le leggi, oltre al proprio numero con cui vengono riportate in gazzetta ufficiale, portano in genere il nome del primo firmatario, ma spesso nel linguaggio comune, come d’altronde vale anche per leggi come il Jobs Act o la Buona scuola, solo per citarne due, assumono un nome differente.

La prima legge elettorale a venire soprannominata con un nuovo nome che finisse per – um fu il Mattarellum. In un articolo di giornale del 1993, quando la legge entrò in vigore, del politologo Giovanni Sartori, critico verso la legge, scrisse “habemus Mattarellum”, riferendosi al relatore della legge nonché attuale Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il termine ebbe un tale successo che quando venne approvata anche la legge per le elezioni regionali, proposta da Pinuccio Tatarella, essa fu rapidamente soprannominata Tatarellum.

Dunque, è questa la ragione per cui i nomi delle leggi elettorali finiscono in -um. Successivamente, fu usata la latinizzazione del nome anche per il Porcellum, il Consultellum e l’Italicum. Anche TPI, nel commentare la legge elettorale proposta da Youtrend, si è preso la libertà di chiamarla Magnum dal nome del suo autore.

Se vi state chiedendo perché i nomi delle leggi elettorali finiscono per -um è giusto però sappiate anche che si tratta di un fenomeno esclusivamente italiano, anche perché legato a un articolo di giornale italiano. All’estero nessuna legge elettorale è identificata in questa maniera.

Ti potrebbe interessare
News / Un servizio per chi è solo a Natale: dal 24 al 26 dicembre chiama Telefono Amico
Esteri / Bernie Madoff e lo schema Ponzi: muore a 82 anni il più grande truffatore della storia americana
News / L’italiana Alessandra Galloni sarà la prima donna a dirigere l’agenzia Reuters in 170 anni di storia
Ti potrebbe interessare
News / Un servizio per chi è solo a Natale: dal 24 al 26 dicembre chiama Telefono Amico
Esteri / Bernie Madoff e lo schema Ponzi: muore a 82 anni il più grande truffatore della storia americana
News / L’italiana Alessandra Galloni sarà la prima donna a dirigere l’agenzia Reuters in 170 anni di storia
Economia / I giovani lanciano gli Stati Generazionali: “Diamo voce a chi voce non ha”
News / In difesa dello “stupratore razzista Montanelli” (di Luca Telese)
News / Dillo con una poesia: oggi è la Giornata Mondiale della Poesia e questi versi vi faranno bene all’anima
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI