Il Pd vuole abolire i voucher ed evitare il referendum di maggio
La commissione Lavoro della Camera ha approvato un testo che va verso l'abolizione dei buoni lavoro. Ora il governo dovrebbe preparare un decreto legge per applicarlo
La commissione Lavoro della Camera ha approvato il testo per l’abolizione dei voucher. Il governo dovrebbe portare in Consiglio dei ministri il decreto legge che, recependo questo testo, li abolirà. In questo modo si eviterebbe il referendum promosso dalla Cgil, per cui si dovrebbe votare il 28 maggio 2017.
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La segretaria generale della Cgil Susanna Camusso ha dichiarato che se l’intervento dell’esecutivo “dovesse corrispondere” al quesito referendario sarebbe uno “straordinario risultato”.
Il testo approvato dalla commissione Lavoro di Montecitorio prevede un periodo di transizione fino al 31 dicembre 2017 che permette l’utilizzo dei voucher a chi li ha già acquistati.
Critiche sono arrivate da Pierluigi Bersani che parla di “paura del referendum” e del presidente della commissione Lavoro del Senato, Maurizio Sacconi, secondo il quale si tratta di un “balzo indietro” e di “schizofrenia legislativa”. Per il Movimento Cinque Stelle il governo è “allo sbando e terrorizzato dal voto popolare”.
Critiche anche da parte del mondo sindacale. La segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, sostiene che il “sistema dei voucher va cambiato e non abolito”. Secondo la Uil sarebbe stato “meglio fare un accordo prima del referendum” puntando a una drastica riduzione dei buoni lavoro.
Camusso sottolinea che la campagna referendaria “va avanti”.
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