Parma, denuncia shock di una studentessa: “Violentata in classe da un compagno, gli altri guardavano”
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Il fatto sarebbe accaduto in un istituto tecnico: una violenza durata 20 interminabili minuti
Venti interminabili minuti, una violenza sessuale che si sarebbe consumata all’interno della classe dove ogni giorno la vita scorre tra lezioni, studio, risate e confidenze con i compagni.
E sarebbe stato proprio uno di loro, secondo quanto raccontato da una ragazza di 18 anni di un istituto tecnico di Parma, a violentarla.
Il fatto sarebbe accaduto lunedì 4 giugno 2018. Iniziava l’ultima settimana dell’anno scolastico e le aule dell’istituto erano semivuote.
La 18enne si sarebbe ritrovata all’interno della sua classe con tre compagni e un’insegnante. Tutti gli altri compagni di classe, infatti, erano impegnati in quel momento in un’altra attività.
Terminata la lezione, l’insegnante ha lasciato l’aula. È stato a quel punto che, secondo quanto raccontato dalla ragazza, si sarebbe scatenata l’incomprensibile violenza di un compagno che fino a quel momento non aveva mai dato segnali di quel genere e non era considerato come un ragazzo “problematico”.
Il presunto aggressore ha 19 anni ed è un ragazzo di origine straniera. Secondo quanto riferito dalla giovane prima alla preside e poi ai carabinieri, le avrebbe prima strappato di mano il cellulare per poi immobilizzarla e aggredirla sessualmente per ben 20 minuti.
Solo in seguito alla resistenza della 18enne, il giovane si sarebbe poi allontanato. E gli altri due compagni di classe? La ragazza riferisce che avrebbero assistito alla scena senza intervenire, limitandosi a dire al loro amico di fermarsi, ma senza bloccarlo loro stessi.
La giovane, come detto, ha dapprima raccontato tutto alla preside. Poi si è recata in una caserma dei carabinieri per sporgere denuncia, fornendo alle forze dell’ordine un racconto dettagliato dell’accaduto.
Ora i carabinieri stanno indagando sui fatti, sentendo gli altri due ragazzi che avrebbero assistito alla scena e raccogliendo ulteriori testimonianze per verificare la veridicità del racconto della 18enne.
La madre della ragazza si è sfogata: “Gli altri ragazzi avrebbero potuto fare qualcosa, intervenire, chiedere aiuto ma non l’hanno fatto”
Alla Gazzetta di Parma, la preside dell’istituto ha dichiarato: “Sono molto vicina alla studentessa ed alla sua famiglia. Stiamo facendo tutti gli accertamenti del caso e prenderemo i dovuti provvedimenti nei confronti di tutti i responsabili. L’istituto è sempre stato in prima linea nel portare avanti i valori di rispetto e tutela delle persone, come abbiamo fatto con le assemblee d’Istituto con Lucia Annibali e tanti altri momenti di questo tipo che hanno sempre cercato di coinvolgere i ragazzi. Proprio per questo siamo i primi a sentirci feriti”.