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Home » News

Il padre del ministro Di Maio ha dichiarato un reddito imponibile di 88 euro per il 2017

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Decisamente più alto il reddito del vicepremier, che si aggira intorno ai 98mila e 400 euro

La famiglia del vicepremier Di Maio è da giorni al centro dell’attenzione dei media nazionali dopo il servizio trasmesso il 25 novembre da Le Iene.

Il programma ha svelato che tra il 2009 e il 2010, quando cioè Antonio Di Maio gestiva l’impresa edile di famiglia (la Srl Ardima), vi erano alcuni operai che prestavano servizio senza avere un contratto.

La società è stata in un primo momento intestata alla madre, Paola Esposito, e successivamente è confluita nell’Ardima srl, di proprietà – dal 2012 – del ministro Di Maio e della sorella Rosalba al 50 per cento.

La denuncia è partita da Salvatore Pizzo, che afferma di aver lavorato per un anno in nero e di essere stato pagato in contanti. Come lui, altre due-tre persone, ossia quasi la metà della ditta.

L’attenzione si è poi spostata sui redditi dei parenti più prossimi del ministro del Lavoro, reperibili sul sito di Palazzo Chigi nella sezione relativa all’Amministrazione trasparente.

Leggendo i documenti caricati dalla famiglia Di Maio colpisce soprattutto il modello Persone fisiche 2018 (redditi 2017) del padre del ministro del Lavoro, che riporta come reddito imponibile 88 euro.

Un valore che non sembra esiguo se si considera che Antonio Di Maio possiede quattro fabbricati e nove terreni.

La madre del vicepremier invece ha dichiarato un reddito imponibile di 52.403 euro, la sorella di sette mila, mentre il fratello Giuseppe non ha percepito redditi nel 2007, stando ai documenti reperibili sul sito di Palazzo Chigi.

Decisamente più alto il reddito del vicepremier: 98mila e 400 euro. Inoltre, attraverso l’”Attestazione situazione patrimoniale 2018”, modello C, leggendo la voce “Azioni e quote di partecipazioni in società”, si capisce che Luigi Di Maio detiene, ad oggi, il 50 per cento della Srl.

La sorella Rosalba detiene invece l’altra metà della società, che ha come  amministratore unico il fratello del vicepremier, Giuseppe. Nessun legame invece tra l’azienda e il padre di Di Maio.

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