Il post del padre di Di Battista contro i “ministri” del M5S
All'indomani della sconfitta alle regionali sarde, Vittorio Di Battista ha pubblicato su Facebook un messaggio dai toni polemici: nel mirino i vertici del movimento
Il padre del pentastellato Alessandro Di Battista ha scritto un post su Facebook molto critico contro i vertici del M5S. Il messaggio è stato pubblicato martedì 26 febbraio 2019, all’indomani della sconfitta dei Cinque Stelle alle elezioni regionali della Sardegna.
Vittorio Di Battista, non nuovo a uscite polemiche, descrive il momento attuale del movimento come una “via crucis” e fa intendere di essere pessimista in vista delle elezioni europee di maggio [LEGGI ANCHE: L’ironia di Di Battista senior sui 5 Stelle: “In soli sei mesi, abbiamo rivoltato il paese. Chiusa l’Ilva, bloccata la Tap”].
“La ‘via crucis’ continua”, scrive. “Dopo la ‘stazione’ d’Abruzzo, quella sarda a cui seguiranno, il prossimo 24 marzo quella di Basilicata e, il 23 maggio, quella europea”.
Il padre di Di Battista attacca poi velatamente i “compromessi” raggiunti “su divani e divanetti” che permettono “di fare il ministro o il sottosegretario”.
“I patti vanno rispettati, dicevano gli antichi e gli antichi erano persone serie e capaci. Anche noi, voi, dobbiamo e dovete mantenere i patti. Quelli sottoscritti con il Popolo, in piazza, alla luce del sole. Quelli siglati in qualche ufficio, seduti su divani e divanetti di broccato, quelli che in cambio ti ‘concedono’ di fare il ministro o il sotto segretario, non sono patti, sono compromessi”, si legge nel post.
“La guerra è bella ma è scomoda”, conclude Di Battista senior citando una frase del giornalista Paolo Monelli.
Il post, intitolato “Pacta sunt servanda” (che in latino significa “i patti vanno rispettati”) ha ricevuto molti commenti da sostenitori del M5S, alcuni dei quali hanno a loro volta espresso le loro preoccupazioni per le sorti del movimento.
Nel frattempo il capo politico dei Cinque Stelle, Luigi Di Maio, ha annunciato una serie di novità in termini di riorganizzazione interna: ne abbiamo parlato qui.
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