“Così mio fratello maggiore mi ha violentato per anni: ero solo una bambina”
Una ragazza 22enne di Padova ha denunciato il fratello, più grande di lei di 10 anni, accusandolo di averla ripetutamente violentata quando era poco più che una bambina. Gli abusi sarebbero avvenuti più volte, quando i genitori erano fuori casa e i due figli rimanevano soli.
I fatti risalgono al periodo tra il 2009 e il 2015. La ragazza ha deciso di denunciare il fratello una volta diventata maggiorenne. La vicenda è raccontata dai media locali veneti (qui l’articolo de Il Gazzettino). Il processo è in corso e la sentenza dovrebbe arrivare a marzo 2019: il fratello è imputato per i reati di incesto e violenza sessuale.
“Mi diceva: è solo un gioco”, ha raccontato la giovane ai carabinieri. Secondo quanto riferito dalla vittima, il fratello inizialmente le dimostrava attenzione facendole dei regali. Poi si sarebbe passati gradualmente alle molestie fisiche: prima qualche bacio, poi palpeggiamenti e infine rapporti sessuali completi.
Secondo l’accusa, proprio durante il primo di questi rapporti la ragazza avrebbe perso la verginità, quando aveva 13 anni.
“Ho capito cosa mi era accaduto quando ho visto che stavo perdendo sangue”, ha detto la giovane agli inquirenti, spiegando poi di non aver mai voluto riferire nulla ai genitori.
I carabinieri ritengono plausibile che madre e padre non si fossero effettivamente accorti di nulla: gli investigatori hanno definito i genitori come due “brave persone”, una normale famiglia italiana.
Nell’udienza del 3 dicembre 2018 la ragazza avrebbe dovuto testimoniare, e con lei anche la psicologa che l’ha avuta in cura per anni. Ma un accordo raggiunto tra il pubblico ministero che segue il caso e l’avvocato difensore del ragazzo ha stabilito di evitare questo passaggio, prendendo per buoni i verbali di indagine rilasciati dai carabinieri, allo scopo di evitare alla vittima di rievocare terribili ricordi.
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