La mia amica Elisa, prima atleta a sventolare la bandiera europea su un podio internazionale
Olimpia Troili ha raccontato a TPI la sua amicizia con la medaglia d'argento nel fioretto a Rio 2016
A volte un gesto vale più di mille parole. Ho conosciuto Elisa Di Francisca ad un ritiro della nazionale italiana di scherma una quindicina di anni fa. All’epoca eravamo rivali e ci scontrammo duramente anche al di fuori della pedana. La nostra lunga amicizia durata poi negli anni, è stata un diesel. Quello che mi ha sempre impressionato di lei è il suo saper faticosamente risalire la china, sfiorare il baratro, evitarlo abilmente e poi tornare su, dove solo gli dei volano. Oggi posso dire di essere estremamente fiera di avere un’amica così. Quando per un attimo si è sul tetto del mondo, agli atleti può succedere ogni quattro anni in occasione delle Olimpiadi, ogni movenza può restare nella storia. Ieri Elisa, già oro individuale a Londra, ha di pochissimo mancato il bis.
Solo una stoccata infatti, l’ha lasciata indietro rispetto alla russa Inna Deriglazova, che si è aggiudicata l’oro nella competizione di fioretto femminile. L’unica per arma e genere di questa edizione, visto che la gara a squadre non ci sarà. C’è un altro primato però, che appartiene solo a Elisa e che non potrà mai toglierle nessuno. Elisa ha mostrato e posato sul podio olimpico con la bandiera dell’Unione europea spiegata fra le mani.
È stata la prima a farlo. Io e lei abbiamo parlato tante volte di Europa, di come l’orizzonte europeo sia l’unico che valga la pena perseguire. Il semplice gesto che Elisa ha fatto sembrerà poco importante a molti ma è pregno di significato. Pregno perché mai come adesso occorre quello spirito d’appartenenza a un’identità variegata ma comune che è europea.
Mai come oggi in un mondo sempre più complesso e meno sicuro, bisogna ribadire che l’Europa esiste ed è più unita di quanto siamo abituati a pensare. Non a caso coloro che si sentono minacciati dallo stile di vita europeo, temono più la nostra unità che le incursioni aeree. L’Europa si fonda sui valori della libertà, della democrazia, dello Stato di diritto e del rispetto dei diritti umani. Inoltre, le società degli Stati membri si caratterizzano per il pluralismo, la non discriminazione, la tolleranza, la giustizia, la solidarietà e la parità tra uomini e donne.
Questi sono i principi che Elisa ha ricordato a tutti i noi tenendo quella bandiera in mano e dedicando la sua medaglia alle vittime di Bruxelles e di Parigi. Se non devono vincere coloro che utilizzano violenza e paura per intimorirci, allora non dovremo mai dimenticare che l’Europa esiste ma, come diceva Altiero Spinelli, non cade dal cielo. È compito del guerriero che è in noi, come quello che ha animato Elisa ieri, far sì che l’Europa non tradisca se stessa ed abbia il coraggio di divenire ciò che è.