Cosa è successo il 6 agosto nel mondo
Le notizie senza giri di parole su TPI
Stati Uniti: un bambino di 11 anni è stato accusato di omicidio colposo non intenzionale per aver ucciso con la pistola di suo padre un altro bambino di tre anni a Detroit, negli Stati Uniti. L’incidente è avvenuto il 3 agosto scorso e oggi, 6 agosto, si è svolta la prima udienza del processo. Secondo le prime ricostruzioni, il bambino ha preso la pistola dalla camera del padre, è uscito in giardino ed è salito su una macchina parcheggiata, da dove dove ha sparato contro la la vittima.
– Malesia: il ministro dei Trasporti malese ha detto che nell’isola francese di Réunion, nell’Oceano Indiano, sono stati trovati altri frammenti che potrebbero appartenere al Boeing 777 della Malaysia Airlines, scomparso l’8 marzo del 2014. Numerosi familiari delle vittime del volo MH370 hanno protestato di fronte agli uffici della compagnia aerea a Pechino, lamentandosi della confusione sui recenti ritrovamenti. Il ministro malese ha confermato che i frammenti trovati apparterrebbero all’aereo scomparso, ma gli investigatori francesi finora non hanno dato conferme ufficiali.
– Myanmar: almeno 74 persone sono morte a causa di allagamenti e frane nel Paese, provocati da intense piogge monsoniche. Il presidente birmano Thein Sein ha invitato la popolazione che abita a valle a rifugiarsi nelle colline, perché il fiume Irrawaddy rischia di straripare.
– Australia: il governo australiano ha confermato di aver respinto 46 richiedenti asilo provenienti dal Vietnam che cercavano di sbarcare in Australia, dopo aver intercettato in mare la barca su cui viaggiavano. A partire dal dicembre del 2013, l’Australia ha respinto 633 richiedenti asilo. Secondo diverse associazioni per i diritti umani, si tratta di una violazione della Convenzione di Ginevra sui rifugiati, che vieta espressamente di rimpatriare i rifugiati che nel proprio Paese rischiano la vita.
– Siria: militanti dell’Isis hanno conquistato la città di al-Qaryatain, nella provincia di Homs, nell’ovest del Paese, che finora era rimasta sotto il controllo di forze armate filo-governative. Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, diversi attacchi suicidi avrebbero colpito dei posti di blocco all’entrata della città.
– Regno Unito: i lavoratori della metro londinese hanno indetto uno sciopero, iniziato nella giornata del 6 agosto e previsto sino al 7 mattina, per protestare contro i bassi salari e l’introduzione di turni notturni il mese prossimo. Circa 250 autobus hanno sostituito le linee della metro bloccate, ma si sono comunque creati forti rallentamenti a causa del traffico.
– Gaza: quattro persone sono state uccise e altre 40 ferite in un’esplosione a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Circa dieci case sono state danneggiate. Le quattro vittime erano affiliate ad Hamas e uno di loro lavorava a Damasco, nell’ufficio del leader di Hamas in esilio, Khaled Meshaal. Le cause dell’esplosione non sono ancora state confermate. Secondo alcuni, sarebbe stata causata da bombe inesplose che erano state posizionate l’estate scorsa, durante la guerra tra Israele e Gaza. Alcuni uomini armati della milizia Al-Qassam Brigades, braccio armato di Hamas, hanno bloccato l’accesso all’area, alimentando il sospetto che le case fossero utilizzate come deposito armi dal gruppo palestinese.
– Afghanistan: un elicottero militare è precipitato in una remota provincia nel sud dell’Afghanistan, uccidendo 17 persone. La causa dell’incidente non è stata confermata, ma secondo il ministro della Difesa si tratterebbe di un guasto tecnico. Nella stessa giornata, un’autobomba ha ucciso sei persone nella città di Pul-i-Alam, capitale della provincia di Logar, nell’est del Paese. L’attacco è stato rivendicato dai Taliban e si tratta del primo attacco da quando è stata confermata la morte del Mullah Omar.
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