Cosa è successo il 17 luglio nel mondo
Le notizie senza giri di parole su TPI
Nigeria: almeno nove persone sono morte in seguito a due esplosioni nella città di Damaturu, nel nordest della Nigeria. Uno dei due attentatori suicida era una bambina di dieci anni, secondo quanto ha riferito il portavoce dell’esercito nigeriano Sani Usman.
L’attacco è avvenuto al momento delle preghiere per la festa musulmana di Eid al-Fitr, con cui si celebra la fine del mese sacro del Ramadan. Nel mese di luglio, circa 300 persone sono state uccise in simili attacchi in Nigeria. Nonostante non siano stati rivendicati, gli attentati sono stati attribuiti al gruppo estremista Boko Haram.
– Grecia: il parlamento tedesco ha approvato il piano di salvataggio per la Grecia discusso dai leader dell’eurozona lo scorso 13 luglio, che prevede aiuti pari a 82 – 86 miliardi di euro per i prossimi tre anni. La cancelliera tedesca Angela Merkel, nonostante la forte opposizione all’interno del suo partito, è riuscita a far approvare il piano con 439 voti a favore, 119 contrari e 40 astensioni. Dopo il voto del parlamento della Lettonia e di quello della Slovacchia, i creditori europei potranno riprendere le trattative sul piano di salvataggio.
– Arabia Saudita: il sultano saudita bin Turki ha presentato una denuncia presso un tribunale svizzero contro suo cugino, il principe Abdulaziz bin Fahd, e contro il ministro degli Affari islamici dell’Arabia Saudita Saleh al-Sheikh. Bin Turki li accusa di averlo sequestrato nel giugno del 2003, nei pressi di Ginevra. Il sultano dice di essere stato anestetizzato ed essere stato portato contro la sua volontà da Ginevra a Riyadh, in Arabia Saudita. Dice inoltre di aver avuto dei problemi fisici a causa dell’anestetizzante che era stato utilizzato. Secondo il suo resoconto, dopo essere arrivato a Riyadh sarebbe stato portato in un carcere di massima sicurezza, dove è rimasto imprigionato per alcuni mesi.
– Siria: nell’ultimo mese sono morte in Siria almeno cinquemila persone, tra cui 220 minori, secondo quanto riferisce l’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus). La maggior parte delle vittime sono combattenti, mentre i civili uccisi sono almeno 1.220.
– Egitto: almeno sei persone sono rimaste uccise negli scontri tra le forze dell’ordine egiziane e manifestanti anti-governativi, in una città vicino al Cairo. Secondo quanto riferisce l’agenzia giornalistica egiziana MENA, le forze di sicurezza hanno arrestato 15 membri armati della Fratellanza musulmana, il movimento dell’ex presidente Mohamed Morsi. Ci sono state manifestazioni anche nella città di Alessandra, nel nord del Paese, dove la polizia ha disperso la folla con cannoni ad acqua e lacrimogeni.
– Italia: si sono verificati dei violenti scontri a Casale San Nicola, nella periferia nord di Roma, tra le forze dell’ordine e alcuni membri di Casa Pound. I militanti di destra e alcuni residenti volevano impedire l’ingresso di un gruppo di circa 100 richiedenti asilo nell’ex scuola Socrate, allestita come centro di accoglienza temporaneo.
I manifestanti, di cui alcuni con il volto coperto, hanno lanciato pietre e sedie contro la polizia che cercava di disperdere la folla. Hanno inoltre incendiato dei cassonetti e delle balle di fieno che si trovavano vicino alla scuola. Negli scontri, 14 agenti sono stati feriti e due persone sono state arrestate.
– Sudafrica: almeno 150 persone sono morte nello scontro tra due treni vicino a Johannesburg. Le cause dell‘incidente non sono ancora state confermate.
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