Cosa è successo il primo settembre nel mondo
Un riassunto semplice e chiaro di quello che è successo oggi nel mondo
Italia: il prossimo 22 settembre in Italia si celebrerà il primo ‘Fertility Day’, evento promosso dal Ministero della Salute. Questo evento fa parte del Piano Nazionale per la Fertilità, un documento approvato a maggio 2015 che include politiche e azioni mirate all’aumento dei tassi di natalità in Italia.
– Nelle ultime ore questo evento ha ricevuto grande attenzione, probabilmente in seguito alla circolazione sui social di una serie di 12 cartoline di supporto al Fertility Day, e delle polemiche scatenatesi in seguito. Grande è stata infatti l’indignazione che ha circondato queste cartoline e la campagna in generale.
– Molte persone hanno accusato la campagna di non prendere in considerazione il fatto che in Italia molte giovani coppie hanno difficoltà a trovare una stabilità lavorativa e un sostegno sociale adeguati per poter mettere al mondo e crescere figli.
— Brasile: manifestazioni violente sono scoppiate in Brasile nelle principali città del paese dopo il voto di impeachment del Senato che mercoledì 31 agosto ha rimosso dalla carica di presidente Dilma Rousseff.
– Durante la notte si sono verificati scontri tra i sostenitori dell’ex presidente e la polizia in tenuta antisommossa, che ha lanciato gas lacrimogeni per disperdere la folla nelle strade. Le immagini diffuse dalle televisioni hanno ripreso alcuni manifestanti mentre spaccavano finestre e vetrine e incendiavano cassonetti nel centro di San Paolo.
– Immediate anche le conseguenze diplomatiche della deposizione di Rousseff. Venezuela, Ecuador e Bolivia – tutti paesi governati da leader di sinistra considerati vicini alla Rousseff – hanno richiamato i loro ambasciatori in segno di protesta contro quello che hanno definito “un colpo di stato”.
— Comune di Roma: l’assessore al Bilancio del comune di Roma, Marcello Minenna, e il capo di gabinetto, Carla Raineri, hanno rassegnato le proprie dimissioni. Motivo della decisione sarebbero i pareri discordanti sulle modalità di nomina dei membri della giunta.
– Secondo le opposizioni, infatti, l’incarico di capo di gabinetto doveva essere assegnato con un bando e non a chiamata diretta. Il comune di Roma si era quindi rivolto all’Autorità Nazionale Anticorruzione, la quale, dopo aver esaminato le carte, aveva dichiarato che la nomina di Carla Romana Raineri andava rivista poiché impropria. Alle dimissioni di Raineri, scelta obbligata dopo la pronuncia dall’Anac, sono seguite quelle di Minenna.
— Gabon: accese proteste e scontri si sono verificati in Gabon, in particolare nella capitale Libreville, all’indomani dell’annuncio dei risultati elettorali, che hanno riconfermato il presidente in carica Ali Bongo.
– L’opposizione contesta il voto. Bongo avrebbe vinto con il 49,8 per cento dei voti contro il 48,23 per cento di Ping, su un’affluenza del 59,46 per cento, secondo i risultati diffusi dal ministro dell’Interno, Pacome Moubelet Boubeya.
– Il principale leader dell’opposizione, Jean Ping, ha riferito che due persone sono state uccise e molte altre ferite, in seguito all’attacco della guardia presidenziale e della polizia alla sede del suo partito durante la notte. Ping ha chiesto un intervento internazionale per proteggere la popolazione dello stato ricco di petrolio e ha contestato l’elezione del suo avversario.