Portavoce No Tav: “Deluso da 5 Stelle, sono pavidi e inesperti”
I 5 Stelle continuano a perdere consenso nella Val di Susa dopo aver disatteso le aspettative degli abitanti della valle che si oppongono da anni alla realizzazione dell’Alta velocità.
A ribadirlo in un’intervista a Repubblica è stato Alberto Perino, storico portavoce del movimento No Tav, che si dice “deluso dai grillini pavidi e inesperti”.
Il problema, secondo Perino, non è nell’alleanza stretta dai 5 Stelle con la Lega: “Quell’alleato c’era anche quest’estate quando Toninelli scriveva di voler fermare i lavori. Se io so che ho le mani legate, se io so che non posso cambiare la testa dell’alleato, allora perché promettere?”.
L’esponente No Tav si scaglia ancora contro il ministro delle Infrastrutture: “Toninelli diceva che ‘qualunque avanzamento dei lavori del Tav sarebbe stato considerato un atto ostile’. Invece ha lasciato andare avanti gli appalti. E se li lasci andare avanti, allora significa che accetti che l’opera venga fatta”.
“Volevamo lo spoil system”, continua il portavoce. “Volevamo che cambiassero i vertici di Telt [società che ha in gestione i lavori per il tunnel, ndr] nominati dal governo italiano” con i 5 Stelle al Governo.
Una speranza disattesa, dato che l’architetto Mario Virano è rimasto al suo posto.
“Se andaste a leggervi bene lo statuto di Telt vedreste che l’Italia poteva farlo senza bisogno di portare nessuna giustificazione e non lo ha fatto”.
Qual è il problema dei 5 Stelle? “Non hanno le palle”, è la risposta di Perino, che punta il dito contro l’inesperienza dei candidati e dei deputati pentastellati, che a suo dire restano comunque “persone generalmente oneste”.
Secondo Perino uno dei problemi del Movimento è anche il limite di due mandati imposto agli esponenti 5 Stelle: “È una regola che ha vantaggi e svantaggi. Va bene quando sei all’opposizione ma se devi governare devi mediare, e senza esperienza è più dura”.
Intanto si avvicinano le elezioni comunali in Val di Susa: “Io la campagna elettorale per loro non la faccio. Io li ho appoggiati perché credevo in un progetto che per vari motivi non ha preso forma. Anzi ne ha presa una diversa da quella che mi immaginavo”.