Cosa succede oggi nel mondo
Tutto quello che c’è da sapere per la giornata del 29 dicembre 2016
Stati Uniti: il segretario di stato americano John Kerry respinge le critiche di Israele agli Stati Uniti sul voto all’Onu e attacca il premier Benyamin Netanyahu, ripetendo che la soluzione di due stati è l’unica percorribile per il conflitto israelo-palestinese. Il futuro presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha invitato Israele a “resistere” perché “il 20 gennaio si sta avvicinando rapidamente”.
– È morta l’attrice Debbie Reynolds, protagonista nel 1952 di ‘Singin’ in the Rain’ e madre di Carrie Fisher, la ”principessa Leila” della serie Star Wars deceduta l’altro ieri. La notizia della morte di Debbie Reynolds è stata data dal figlio.
Colombia: il Congresso della Colombia ha approvato la legge che garantisce l’amnistia ai membri del gruppo di guerriglieri marxisti delle Farc accusati di crimini minori, come prevede l’accordo di pace firmato tra ribelli e governo.
Germania: la Germania torna a prendere di mira l’intervento dello stato per Monte dei Paschi. Il ministero delle Finanze tedesco ha chiesto a Bce e Commissione europea di assicurare che le autorità italiane rispettino le regole. Se la Germania tiene un atteggiamento rigido, Standard & Poor’s ‘promuove’ il decreto per Monte Paschi.
Giappone: il presidente della maggiore agenzia pubblicitaria in Giappone, la Dentsu, rassegnerà le dimissioni in gennaio a seguito della morte di una ex dipendente, imputabile ad un eccessivo carico di lavoro. Lo ha annunciato lo stesso dirigente, Tadashi Ishii, nel corso di una conferenza stampa, mentre prosegue l’inchiesta del ministero della Salute.
Egitto: il capo del sindacato degli ambulanti egiziani Mohamed Abdallah in una dichiarazione all’edizione araba dell’Huffington Post ha detto di averlo denunciato e consegnato al ministero dell’Interno perché “faceva troppe domande strane”.
Iraq: le forze speciali irachene, coadiuvate dai raid della Coalizione internazionale anti-Isis, hanno lanciato una nuova massiccia offensiva su Mosul, dopo due settimane di pausa. I militari di Baghdad attaccano cinque quartieri della città, la seconda dell’Iraq, ‘capitale’ dell’Isis nel paese. Dall’area dei combattimenti di levano alte colonne di fumo, mentre il rumore delle mitragliatrici pesanti riecheggia nelle strade.