Cosa succede oggi nel mondo
Tutti i fatti da sapere per la giornata di oggi
Germania: quattro persone sono rimaste ferite molto gravemente in seguito all’attacco con un’ascia di un 17enne afgano che ha aggredito i passeggeri di un treno in Baviera. Altre 14 sono sotto shock. Secondo gli inquirenti una bandiera dello Stato islamico è stata ritrovata nella camera del ragazzo.
– Cina: almeno 26 turisti sono rimasti uccisi nell’incendio di un autobus turistico nella città di Taoyuan, a Taiwan.
– Stati Uniti: si è aperta ieri sera la convention dei repubblicani a Cleveland, dove ha parlato anche la moglie di Donald Trump, Melania, dicendo che il marito sarà in grado di unire il paese.
– Italia: altri 4 italiani sono stati identificati tra le vittime dell’attacco di Nizza, dove sono morte 84 persone.
– Turchia: continuano le purghe di Erdogan, che ha già sospeso e arrestato migliaia di persone tra soldati, poliziotti e giudici, dopo il fallito colpo di stato. Le tensioni con gli Stati Uniti a causa dell’imam Gulen, accusato di essere la mente del golpe, aumentano.
– Corea del Nord: Pyongyang ha lanciato tre missili balistici che hanno viaggiato per 500 chilometri prima di finire in mare, di fronte alla costa orientale del paese.
– Yemen: almeno 10 persone sono rimaste ferite in un attacco suicida condotto da due attentatori nei pressi di un checkpoint vicino Mukalla.
– Colombia: un’alta corte colombiana ha stabilito che sarà indetto un referendum sull’approvazione dell’accordo di pace stipulato tra il governo e i ribelli delle Farc, che mette fine a decine di anni di violenze.
– Stati Uniti: prosegue la convention dei repubblicani a Cleveland, in Ohio, che andrà avanti fino al 21 luglio.
– Regno Unito: la premier del Regno Unito, Theresa May, si riunirà per la prima volta oggi con il nuovo governo formato la scorsa settimana.
– Ucraina: il presidente della commissione europea, Jean-Claude Juncker, incontrerà il nuovo primo ministro ucraino Volodymyr.
– Stati Uniti: il segretario di Stato Usa, John Kerry, incontrerà il ministro degli Esteri britannico Boris Johnson a Londra.