Cosa succede oggi nel mondo
Tutto quello che c'è da sapere per la giornata del 10 novembre 2016
Stati Uniti: il presidente Barack Obama riceverà oggi il presidente eletto Donald Trump alla Casa Bianca. All’indomani delle votazioni, migliaia di manifestanti sono scesi in piazza in diverse città degli Usa per esprimere la loro opposizione a Trump, gridando lo slogan “non è il mio presidente”. A New York, migliaia di persone hanno marciato nei pressi della Trump Tower, esprimendo la loro opposizione alle politiche del repubblicano in materia di immigrazione, diritti dei gay e aborto.
Iraq: uomini con indosso le divise della polizia federale irachena avrebbero torturato e ucciso alcuni abitanti dei villaggi a sud di Mosul, secondo la denuncia dell’ong Amnesty International. Da oltre tre settimane le forze irachene con il sostegno delle milizie curde stanno conducendo un’offensiva per liberare la città dall’Isis. Intanto, l’esercito statunitense ha fatto sapere ieri che 64 civili sono stati uccisi e otto feriti in 24 attacchi aerei degli Stati Uniti contro obiettivi del sedicente Stato Islamico in Iraq e Siria fra il 20 novembre 2015 e il 10 settembre 2016.
Messico: il governo dice che lavorerà con Donald Trump a beneficio di entrambe le nazioni dopo l’incertezza economica provocata dalla sua vittoria elettorale a sorpresa negli Stati Uniti, ma ribadisce che non pagherà per il muro di confine come promesso da Trump nel corso della campagna elettorale. Il presidente messicano Enrique Pena Nieto incontrerà il neoeletto presidente Usa prima dell’inizio del mandato. Intanto, una commissione parlamentare ha respinto la proposta del presidente Pena Nieto per legalizzare i matrimoni gay.
Italia: il premier Matteo Renzi sarà a Pescara per incontrare esponenti del mondo economico e produttivo. L’Istat diffonderà i dati sulla produzione industriale nel mese di settembre.
Israele: il primo ministro russo Dmitry Medvedev si recherà a Gerusalemme e incontrerà il premier israeliano Benjamin Netanyahu.
Sudafrica: il parlamento voterà oggi una mozione di sfiducia contro il presidente Jacob Zuma, proposta dall’opposizione dopo che la scorsa settimana l’organismo anticorruzione ha diffuso un rapporto su presunte pressioni indebite esercitate sul governo da alcuni interessi economici.