L’inquietante fenomeno della neve nera (e tossica) in Siberia: ecco da dove arriva e quali sono le cause
In Siberia ha iniziato a cadere neve nera e tossica. Il fenomeno, a tratti inquietante, si è verificato nella regione siberiana di Kuzbass. Nell’area vivono oltre 2,6 milioni di persone ed è attiva una delle più grandi miniere di carbone al mondo.
L’estrazione del carbone, sebbene fonte di grande ricchezza, è anche una preoccupante causa di inquinamento. È proprio la polvere di carbone, come riferiscono il quotidiano The Guardian e The Siberian Times, ad avere contaminato la neve caduta sulla regione. La polvere, rilasciata nell’atmosfera dai pozzi di carbone, gestiti in maniera inadeguata, è “ritornata” sulla superficie terrestre sotto forma di neve.
Le città più colpite sono quelle di Prokopyevsk, Kiselyovsk e Leninsk. Lo scudo che avrebbe dovuto bloccare la fuga della polvere di carbone ha subito un guasto.
“È più difficile trovare neve bianca che neve nera in inverno. C’è sempre molta polvere di carbone nell’aria. Quando cade la neve, diventa visibile. Non si riesce a vederla nel resto dell’anno, ma è ancora lì”, ha dichiarato Vladimir Slivyak, membro del gruppo ambientalista non-profit Ecodefense.
Le autorità della regione stanno valutando se intraprendere un processo penale contro la mala gestione delle centrali a carbone, che provocano enormi ambientali.
Alcuni mesi fa, le autorità locali sono state accusate di cercare di nascondere la neve nera tossica coprendola con pigmenti bianchi, secondo quanto riportato da Moscow Times.
I cittadini hanno utilizzato i social network per immortalare le immagini della neve nera, cercando di attirare l’attenzione sul problema.
Una relazione di Ecodefense del 2015 ha rivelato che i cittadini di Kuzbass hanno un’aspettativa di vita media di 3-4 anni più bassa rispetto alla media nazionale russa e hanno quasi il doppio del rischio di contrarre la tubercolosi e disturbi mentali infantili.
Dopo un breve declino negli anni ’90, la produzione di carbone nella regione ha ripreso a salire ed è ora più alta che mai.
Alcune immagini diffuse dal quotidiano The Siberian Times: