Negata l’estradizione in Tunisia per Abdel Majid Touil
Il ragazzo era stato accusato dagli investigatori tunisini di aver partecipato indirettamente all'attentato al museo Bardo del 18 marzo
La Corte d’Appello di Milano ha negato l’estradizione verso la Tunisia di Abdel Majid Touil, il ragazzo accusato dalle autorità tunisine di essere coinvolto nell’attentato al museo del Bardo del 18 marzo 2015, in cui erano state uccise 24 persone.
Il presidente della Corte d’Appello Giovanni Canzio ha spiegato in un comunicato che il rifiuto a estradare Abdel Majid Touil è legato alla presenza della pena di morte in Tunisia.
“I fatti più gravi contestati all’estradando sono puniti dal codice penale tunisino con la pena di morte. La pena capitale è ostativa all’estradizione, non essendo ammessa nell’ordinamento italiano”, ha scritto il presidente della Corte d’Appello.
Gli investigatori tunisini avevano accusato Abdel Majid Touil per aver partecipato “indirettamente” all’attacco al Bardo, anche se lui si era sempre dichiarato innocente.
Il ragazzo aveva fornito un alibi per i giorni precedenti e successivi all’attentato, affermando che quel giorno si trovava in Italia e che era andato a scuola. La sua presenza in classe era stata confermata anche dagli insegnanti.
Abdel Majid Touil è stato scarcerato e la Procura di Milano ha archiviato l’indagine per terrorismo internazionale che lo riguardava.