‘Ndrangheta, arrestato il boss latitante Giuseppe Pelle
Blitz notturno della polizia: il criminale era nascosto in una casa isolata nell'entroterra reggino di Condofuri
È stato arrestato nella notte tra il 5 e il 6 aprile 2018 il boss latitante della ‘Ndrangheta Giuseppe Pelle, ricercato dal 2016. L’uomo, 58 anni, è stato scoperto dalla Polizia in un’abitazione situata in una zona isolata dell’entroterra di Condofuri, in provincia di Reggio Calabria.
I rifugio del boss mafioso, nascosto dal greto accidentato di una fiumara aspromontana, non era raggiungibile da strade percorribili.
Nel blitz sono stati impiegati 50 poliziotti. All’interno dell’abitazione erano presenti altre persone, le cui posizioni sono al vaglio degli inquirenti.
Giuseppe Pelle appartiene alla potente famiglia dei Gambazza di San Luca, un tempo guidata dal padre Antonio, elemento di vertice della ‘Ndrangheta fino alla sua morte, avvenuta nel 2009.
L’arrestato è legato anche alla famiglia reggina Barbaro di Plati, che fa capo al boss ergastolano Francesco Barbaro, detto ‘u castanu’, per averne sposato la figlia Marianna.
L’uomo deve scontare una pena residua definitiva di 2 anni, 5 mesi e 20 giorni di reclusione per associazione mafiosa e tentata estorsione.
Nel luglio 2017, mentre era latitante, è stato ordinato il suo arresto per tentata estorsione e illecita concorrenza aggravate dal metodo mafioso, come misura cautelare nell’ambito dell’inchiesta “Mandamento Ionico”, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria.
In questa inchiesta Pelle è accusato di aver tentato di appropriarsi dei proventi derivanti dall’esecuzione di lavori pubblici in alcuni comuni della Locride tra i quali Siderno, Palizzi, Condofuri e Natile di Careri, in provincia di Reggio Calabria.