Quanti sono i detenuti morti nelle carceri italiane negli ultimi 10 anni
La causa principale delle morti in carcere è il suicidio. Tra il 2000 e il 2018, 2.830 persone sono morte nelle strutture penitenziarie italiane e nei primi 9 mesi di quest'anno 42 detenuti si sono tolti la vita
Quanti sono i detenuti morti nelle carceri italiane
Le condizioni in cui versano i detenuti nelle carceri italiani è spesso argomento di dibattito nel nostro paese e uno dei problemi ancora irrisolti è quello legati alle morti per suicidio, per malattia, per overdose o per “cause non accertate”.
Uno dei casi più eclatanti a livello mediatico e di cui si è tornato a discutere negli ultimi giorni ha come protagonista Stefano Cucchi, la cui storia è forse la più nota tra quelle riguardanti presunti abusi delle forze dell’ordine in carcere, grazie alla battaglia portata avanti dalla sorella Ilaria (TPI l’ha intervistata qui).
Quella di Cucchi, purtroppo, non è l’unica storia di morti avvenute in carcere le cui dinamiche non sono mai state davvero chiarite.
Come mostra il dossier “Morire in carcere” pubblicato da Ristretti orizzonti e aggiornato al 12 settembre del 2018, in questo ultimo anno i detenuti che si sono suicidati in carcere sono stati 42, ma il totale dei morti ha raggiunto le 94 persone.
Le cause in questo caso sono classificati come “malattia, sciopero della fame, overdose, omicidio oda accertare”.
Numeri di certo non incoraggianti se si pensa che mancano ancora 3 mesi alla fine del 2018 e che negli anni precedenti il numero di morti in carcere ha superato le 100 persone.
Dando una sguardo al report, si evince che nel 2017 i suicidi sono stati 52 e 123 il numero totale dei morti in carcere. Stessa situazione anche nel 2016: sono stati 115 i detenuti che hanno perso la vita in carcere, di cui 45 suicidi.
Tra il 200 e il 2018, l’anno in cui si è raggiunto il più alto numero di decessi nelle strutture carcerarie italiane è stato il 2011, anche se il picco di suicidi si è registrato nel 2009.
Negli ultimi 10 anni, in totale 2.830 detenuti hanno perso la vita mentre erano nelle strutture penitenziarie italiane.
Da anni associazioni che si occupano di monitorare le condizioni di vita dei carcerati denunciano i problemi di comunicazione tra personale e detenuti, sottolineando come non bisogni sottovalutare gesti autolesivi che possono poi sfociare in tentavi, anche riusciti, di suicidio.
Il fatto che tra le cause delle morti in carcere vi sia anche la malattia fa riflettere sulla qualità delle cure mediche offerte ai detenuti. Come scrive l’associazione Antigone “dal 1 aprile 2008 la salute delle persone detenute è divenuta formalmente una competenza del Servizio sanitario nazionale (…), ma nella materialità della detenzione permangono sostanziali criticità che ostacolano una piena affermazione dell’equivalenza delle cure”.