Modena, cadavere di una donna trovato in un canale: un fermo
Un uomo è stato fermato con l’accusa di omicidio volontario: nella mattina del 7 aprile era stato ritrovato in un canale di Modena il cadavere di una giovane donna.
Fin dall’inizio gli inquirenti hanno seguito la pista dell’omicidio dato che il cadavere presentava segni di violenza.
L’uomo si è consegnato alla polizia e ha confessato di aver ucciso Benedita San, 40 anni, originaria della Nigeria: la donna era una prostituta che lavorava nella zona e stando alle analisi dei medici sarebbe stata uccisa a sprangate.
Secondo le prime valutazioni, il sospettato avrebbe colpito più volte la giovane con una spranga sul volto e alla testa. Alla base dell’omicidio sembra ci sia un rapporto non consumato o non gradito.
A ritrovare il cadavere della donna è stato un passante, che ha allertato le forze dell’ordine. La giovane giaceva nuda dalla vita in giù, con indosso solo un maglione, mentre altri indumenti appartenenti probabilmente alla vittima sono stati ritrovati in una campagna poco lontana.
La donna dovrebbe essere stata uccisa in un luogo diverso da quello in cui è stato ritrovato il suo cadavere, che è stato abbandonato in un secondo momento nel fosso.
L’omicidio di Benedita San è il terzo in ordine di tempo che si segnala nella provincia di Modena negli ultimi sei mesi.
Il 6 febbraio era stato ritrovato il cadavere di Ghizlan El Hadraoui, accoltellata e bruciata nella sua auto poco lontana dal fosso in cui è stato abbandonato il corpo della San.
Per quell’omicidio era stato fermato il marito.
Il 22 marzo a Finale Emilia, era stata la volta di Khaddouj Hannioui, sgozzata in casa dal nipote Mohammed El Fathi.