Un militare italiano di 25 anni si è suicidato sparandosi a Palazzo Grazioli, la residenza di Silvio Berlusconi
Il militare che si è tolto la vita si chiamava Enrico De Mattia, era un caporal maggiore di 25 anni originario di Angri, in provincia di Salerno
Un militare dell’Esercito impegnato nell’operazione “Strade sicure” si è toto la vita sparandosi con l’arma di ordinanza mentre era di servizio a Palazzo Grazioli, la residenza romana di Silvio Berlusconi.
La vicenda è avvenuta ieri, 28 luglio 2018. Il militare che si è tolto la vita si chiamava Enrico De Mattia, era un caporal maggiore di 25 anni originario di Angri, in provincia di Salerno. In precedenza aveva prestato servizio nel primo Reggimento granatieri di Sardegna.
Alcune fonti militari riportate dall’AGI hanno confermato la notizia, che era stata anticipata dal sito GRNET.it.
In seguito alla diffusione della notizia, il Movimento 5 Stelle ha chiesto che sia fatta luce su quanto accaduto e che si risalga alle motivazioni che hanno spinto il militare a compiere il gesto-
“Esprimiamo il nostro cordoglio per il militare che ieri a Roma si è tolto la vita”, si legge in una nota del portavoce del Movimento della Commissione difesa.
La nota aggiunge che “non è accettabile che un ragazzo di quell’età decida di porre fine alla sua esistenza. Sappiamo però che questo non è un caso isolato, pertanto come membri della Commissione difesa ci impegneremo a far sì che venga fatta luce sui motivi di questo gesto disperato”.
Il militare Enrico De Mattia era di turno dalle 13 alle 19 nella residenza di Palazzo Grazioli e stava prendendo parte all’operazione “Strade sicure”.
A un certo punto, secondo quanto riportato da Agi, si sarebbe diretto nel bagno di servizio e lì si sarebbe sparato alla testa.
I soccorsi sono stati immediati, ma non è stato possibile salvare il militare.
Al momento non si conoscono le motivazione alla base del gesto estremo e il ministero della Difesa non ha lasciato dichiarazioni in merito.
Secondo quanto riportato dal sito GRNET.it si tratta del terzo suicidio in 6 mesi di un militare in forza allo stesso comando.