Ragazzo ricoverato per meningite dopo un convegno alla Camera: scatta la profilassi a Montecitorio
Un ragazzo è stato ricoverato per “sospetta meningite” subito dopo aver preso parte a un convegno che si è tenuto lo scorso 25 gennaio a Montecitorio al quale erano presenti, tra gli altri, il presidente della Camera dei deputati, Roberto Fico, il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti.
A riportare la notizia sono l’AdnKronos e RaiNews che spiegano come, immediatamente, sia scattata la profilassi “antimeningite” a Montecitorio per tutti i partecipanti al convegno sulla Shoah dello scorso 25 gennaio.
In una comunicazione, che è stata recapitata a tutti i presenti, l’Amministrazione della Camera ha scritto di essere stata informata che all’iniziativa “Trasmettere e insegnare la Shoah è impossibile?” che si è tenuta presso la nuova Aula dei gruppi il 25 gennaio “ha partecipato un ragazzo che successivamente è stato ricoverato per meningite meningococca”.
In ogni caso il Dipartimento di Prevenzione Uoc Servizio Igiene e Sanità Pubblica della Asl Roma 1, competente per territorio, “ha fatto presente che, in considerazione dei tempi e delle modalità di svolgimento dell’evento, il rischio per coloro che erano presenti di aver contratto l’infezione, e quindi la malattia, è basso”. Nessun allarme, quindi.
Ma, come indicano i protocolli in materia, in via precauzionale tutti coloro che hanno partecipato all’evento sono stati invitati a seguire le misure di profilassi indicate dal ministero della Salute, che prevedono “l’assunzione di alcuni farmaci e l’attenzione all’eventuale comparsa di febbre e/o mal di testa persistente nei 10 giorni successivi alla partecipazione all’evento”.
Esclusa comunque la possibilità che “i partecipanti possano, a loro volta, aver trasmesso l’eventuale infezione alle persone con cui sono entrati in contatto”. Secondo quanto indicato dal medico competente della Camera dei deputati, e riportato da Il Messaggero “non vi è alcun rischio per gli eventuali contatti dei contatti, e pertanto, non è richiesto, nemmeno in via precauzionale, alcun intervento”.