Maturità 2019, tutto quello che c’è da sapere sugli orali: date, materie, novità
Maturità 2019 orali | Date | Novità | Quando sono
Dopo la prima prova (19 giugno) e la seconda prova (20 giugno) sarà tempo di orali per l’esame di maturità 2019. Grandi novità di quest’anno sono l’eliminazione della cosiddetta terza prova, circostanza che dovrebbe quindi portare a una anticipazione degli orali, e della tesina da presentare come argomento a piacere.
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Gli orali consistono in un’interrogazione sugli argomenti trattati durante l’ultimo anno delle superiori alla presenza di commissari interni ed esterni. Come anticipato, fino allo scorso anno gli studenti potevano iniziare il colloquio con l’esposizione di una tesina redatta a loro piacimento.
Quest’anno il colloquio, invece, inizierà con un argomento sorteggiato tra tre buste chiuse preparate dalla commissione d’esame in base agli argomenti affrontati durante l’anno scolastico.
Agli studenti è richiesto anche di presentare una breve relazione o un elaborato multimediale sulle esperienze svolte come ad esempio l’alternanza scuola-lavoro; successivamente si passerà alle domande dei commissari e alla correzione delle prove scritte. In genere il colloquio orale dura circa 40 minuti.
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Al contrario di quanto non accade con le prime due prove d’esame, le date dei colloqui orali vengono stabilite dalle singole scuole e non dal ministero dell’Istruzione. In genere iniziano due giorni dopo l’ultima prova scritta per questo gli istituti sono tenuti a pubblicarne i voti almeno un giorno prima dell’inizio degli orali.
Anche se non c’è una data precisa, la fine degli orali, in genere, è entro la fine della seconda settimana del mese di luglio.
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Maturità 2019 Orali | Date
Come vengono organizzati gli orali? I colloqui vengono gestiti in ordine alfabetico ma non a partire dalla “A” ma bensì dalla lettera che sarà sorteggiata durante la prima prova.
Quindi se il 19 giugno dovesse uscire la “T”, i professori inizieranno a interrogare tutti i cognomi che iniziano con quella lettera per proseguire con la “U”, “V”, “Z” e così via.
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