Il marò Salvatore Girone torna in Italia
La decisione dei Tribunale dell’Aja sul fuciliere trattenuto in India accoglie le richieste dell’Italia in vista dell’arbitrato
Il Tribunale dell’Aja ha accolto la richiesta italiana e ha stabilito che il marò Salvatore Girone faccia rientro in Italia fino alla conclusione del procedimento arbitrale nei suoi confonti.
Girone è ancora trattenuto in India dal febbraio del 2012 con l’accusa di avere ucciso, insieme a Massimiliano Latorre, due pescatori scambiati per pirati.
Il procedimento arbitrale al Tribunale dell’Aja stabilirà se spetti all’Italia o all’India la giurisdizione sul caso dei due marò.
L’Italia aveva inviato ai giudici dell’Aja una serie di considerazioni legali e di ordine umanitario derivanti dalla permanenza di Girone in India da oltre quattro anni e che avrebbe potuto prolungarsi per altri due o tre anni, tenuto conto della prevista durata del procedimento arbitrale.
I giudici hanno accolto la richiesta e domani renderanno pubblica la decisione, ma la notizia è già stata confermata dalla Farnesina.
“Il governo avvierà immediatamente le consultazioni con l’India affinché siano definite e concordate le condizioni per dare seguito alla decisione del Tribunale arbitrale”, comunica la Farnesina in una nota.
“Se la notizia è vera, sono strafelice. È una notizia meravigliosa. Adesso devo sentire mio figlio e mia nuora per accertare se è vera”, è stato il primo commento di Michele Girone, padre del militare.