“È colpa mia, mi sono distratto per un colpo di tosse”: muore la donna travolta in auto dall’attore Marco Paolini
La macchina di Paolini ha tamponato una Cinquecento in autostrada, provocando un incidente che è costato la vita a una donna di Arzignano
“La colpa è mia, mi sono distratto un attimo a causa di un colpo di tosse”.
È l’ammissione di responsabilità dell’attore Marco Paolini in merito all’incidente avvenuto martedì pomeriggio lungo l’autostrada A4 in direzione Venezia tra i caselli di Verona Sud e Verona Est.
La macchina di Paolini, una Volvo, ha tamponato una Cinquecento, su cui viaggiavano due donne: l’auto si è impennata andando a finire sulla carreggiata della tangenziale adiacente a quella dell’autostrada, ribaltandosi su un lato.
In quel momento non c’erano altri veicoli che stavano percorrendo la tangenziale, ma lo schianto è risultato ugualmente fatale per una delle due donne, quella seduta sul sedile anteriore del passeggero, che è morta nella serata di giovedì 19 luglio dopo due giorni passati in rianimazione all’ospedale Borgo Trento di Verona.
Si chiama Alessandra Lighezzolo e viveva ad Arzignano, dove aveva un negozio di accessori per bambini. Era sposata e aveva due figli.
Ora Paolini, che inizialmente era indagato per il reato di lesioni gravissime, dovrà rispondere al reato di omicidio stradale.
La donna che era al volante è in prognosi riservata, ma non è in pericolo di vita.
L’attore, subito dopo l’incidente, ha immediatamente ammesso le sue responsabilità, dicendo di essersi distratto a causa di un attacco di tosse.
Marco Paolini è un drammaturgo, regista e attore, uno dei principali interpreti italiani del cosiddetto “teatro sociale”. Nei suoi spettacoli affronta spesso temi complessi, a volte con monologhi recitati in dialetto veneto.
A renderlo celebre è stata soprattutto lo spettacolo Il racconto del Vajont, che ha vinto numerosi premi e che è stato riadattato in show televisivo il 9 ottobre 1997, anniversario della tragedia del Vajont.
Paolini ha recitato anche in diversi film, tra cui Sole a catinelle, nel 2013, e Sanguepazzo di Marco Tullio Giordana nel 2008. È autore anche di diversi libri sul teatro e la storia.