Il sindaco di Atessa vuole dedicare una via a Sergio Marchionne
Nel comune in provincia di Chieti nasce un importante stabilimento dell'indotto FCA su cui nel 2013 il gruppo ha investito oltre 700milioni di euro
Ad Atessa, comune di poco più di diecimila abitanti in provincia di Chieti, il sindaco ha deciso di intitolare una via a Sergio Marchionne.
“Sì, vogliamo intitolargli una strada. Ci sono delle procedure da rispettare, la legge prevede che passi un congruo periodo di tempo, è vero, ma si possono fare eccezioni. Anche la Chiesa fa eccezioni”, ha detto il primo cittadino Giulio Borrelli.
Qui sorge una delle zone industriali più importanti dell’Abruzzo e del centro Italia, ha precisato il sindaco: “C’è la Sevel, un’eccellenza del gruppo FCA su cui Marchionne ha fatto importanti investimenti produttivi”.
L’azienda italo-francese cui fa riferimento Borrelli è nata nel 1978 come joint venture tra il gruppo Fiat e il francese PSA e si occupa della produzione di veicoli commerciali. In modo specifico, nello stabilimento di Atessa (in Val di Sangro), attivo dal 1981, si produce, dal montaggio alla verniciatura, il Fiat Ducato.
Più di seimila dipendenti per uno stabilimento su cui proprio Marchionne, come ricorda il sindaco, puntava molto. Tanto da promettere ingenti investimenti. Nel 2013, infatti, il manager di FCA annunciava l’arrivo di oltre 700milioni di euro, “nell’arco di cinque anni”.
È per questo che Borrelli vuole intitolare la strada che conduce allo stabilimento al manager in maglioncino.
Giornalista e direttore del Tg1 nel 1998, poi corrispondente Rai da New York, Giulio Borrelli, dopo una vita passata lontana dall’Abruzzo, torna al suo paese natale, dove nel 2017 viene eletto sindaco con la lista civica “Uniti per Atessa”. A una settimana dalla morte di Marchionne, Borrelli ha pensato di rendere omaggio al manager FCA, che in questa terra era nato e che in questa terra aveva creduto.
Sergio Marchionne è scomparso lo scorso 25 luglio a causa di un sarcoma alla spalla. La malattia, tenuta nascosta fino alla fine, lo aveva consumato e l’ex amministratore delegato FCA è morto a 66 anni, dopo quasi un mese di ricovero nella clinica Universitätsspital di Zurigo, in Svizzera.
Marchionne si era sottoposto a un intervento chirurgico alla spalla, nel corso del quale sarebbe stato colpito da embolia cerebrale, per poi precipitare in coma profondo dal quale non si è più risvegliato.