“Non sapevo che in Italia la moglie non può essere picchiata”: nepalese arrestato per maltrattamenti. Ma la donna lo difende
Un cittadino nepalese di 44 anni è stato arrestato a Padova per maltrattamenti in famiglia. “Non sapevo che in Italia la moglie non può essere picchiata”, le sue parole davanti al Gup.
Rinviato a giudizio, così come richiesto dal sostituto procuratore, dovrà comparire davanti al giudice. Il nepalese l’8 marzo di quest’anno, festa della donna, ha picchiato la moglie utilizzando un grosso paio di scarpe con la punta rinforzata. Almeno cinque i colpi assestati alla schiena della donna.
A fermare le violenze un vicino di casa della coppia che, sentendo le urla della ragazza, ha chiamato il 113. Una volta intervenuti, i poliziotti hanno bloccato il nepalese ed è scattata la denuncia a piede libero per maltrattamenti in famiglia.
La moglie è stata quindi accompagnata al pronto soccorso dove i medici l’hanno dichiarata guaribile in quindici giorni.
Ma non è finita qui. L’undici giugno il secondo episodio: la ventiseienne è scappata di casa tenendo stretta tra le braccia la sua bambina di appena undici mesi. Il marito l’aveva picchiata per la seconda volta.
La polizia, nuovamente allertata, ha individuato lo straniero, intento a dare la “caccia” alla sua compagna, e lo ha immobilizzato e arrestato per maltrattamenti in famiglia.
Il nepalese è quindi finito dietro alle sbarre del carcere Due Palazzi di Padova, mentre la moglie con la piccola sono stati ospitati in una comunità protetta.
Dopo 15 giorni dall’arresto però la donna ha voluto ritrattare: “Il mio compagno non mi ha colpito alla schiena, quelle ferite me le sono procurate da sola. I lividi sul collo? Ho cercato di strozzarmi da sola”, le sue parole.
A quel punto il pubblico ministero ha nominato un consulente per un esame psichiatrico, ed è emerso che la 26enne non sarebbe in grado di testimoniare perché sarebbe di fatto sottomessa al marito.
Il 44enne nepalese, ora agli arresti domiciliari, è quindi finito davanti al giudice dove in lacrime ha dichiarato: “Non sapevo che in Italia la moglie non si può picchiare. Nel mio Paese tutti i matrimoni sono combinati dai genitori dei due sposi”.