L’atlante delle Mafie
Nasce l'app che consente di individuare i clan mafiosi, i beni confiscati e le inchieste in corso su tutto il territorio italiano
“Loro si occupano di noi tutti i giorni. È ora di ricambiare l’attenzione. Per sapere chi sono, ma soprattutto dove sono”.
Con questa frase, lo staff di Wikimafia.it – Libera enciclopedia sulle mafie – ha voluto riassumere l’iniziativa di MafiaMaps, il primo progetto di un’applicazione per smartphone e tablet che permetta a chiunque di visualizzare carte geografiche informative sul fenomeno mafioso.
L’applicazione permetterà di individuare facilmente i clan presenti sul territorio italiano, i comuni sciolti per mafia, i reati accertati e i luoghi dove sono stati arrestati i latitanti, nonché i beni confiscati e le inchieste giudiziarie in corso, in modo da essere sempre informati sugli sviluppi più recenti della lotta alla criminalità organizzata.
Dal momento che sarà integrata interamente con le informazioni presenti su Wikimafia, l’applicazione consentirà anche di coltivare la memoria storica delle stragi attraverso la mappatura dei luoghi degli omicidi di mafia, oltre che delle famiglie mafiose non più operanti su un certo territorio. In questo modo si potrà avere sempre a portata di mano una vera e propria enciclopedia geografica sul fenomeno mafioso.
Per trovare le risorse necessarie a sviluppare l’applicazione il 21 marzo (giornata della memoria e dell’impegno per ricordare le vittime di tutte le mafie) è stata lanciata una raccolta fondi che durerà fino al 23 maggio, giorno del ventitreesimo anniversario della strage di Capaci, in cui venne assassinato il giudice Giovanni Falcone insieme alla moglie, Francesca Morvillo, e a tre agenti della scorta.
Il crowdfunding è stato lanciato su Facebook, Twitter e Google+ con l’hashtag #mappiamolitutti. L’obiettivo è di raccogliere 100mila euro, ma il progetto partirebbe anche con una cifra più bassa. La prima versione dell’applicazione sarà pronta per la primavera del 2016.
L’app sarà inizialmente lanciata a un costo di 99 centesimi all’anno, ma i promotori puntano a renderla gratuita.
Ad avere l’idea è stato lo staff di Wikimafia, tra cui i fondatori Pierpaolo Farina e Francesco Moiraghi. Il team di sviluppo sarà composto da giovani ricercatori sotto i trent’anni, tutti laureati con tesi sulla criminalità organizzata con il Professor Nando dalla Chiesa, figlio del generale Carlo Alberto e socio onorario di Wikimafia. La startup nascerà dopo la campagna di crowdfunding e avrà sede a Milano.