Macelli di bovini in Italia: una video-inchiesta svela la crudeltà sugli animali, sgozzati ancora coscienti e lasciati ad agonizzare
Più di 100mila cittadini italiani hanno firmato una petizione, rivolta ai ministri dell'Agricoltura e della Salute, per chiedere l’installazione di telecamere nei macelli e il rispetto dello stordimento
Un nuovo video pubblicato dall’organizzazione internazionale per la protezione animale Animal Equality alza il velo sulle pratiche messe in atto all’interno dei macelli di bovini in Italia.
Alcune immagini, raccolte in un macello della Lombardia tramite informatori, mostrano il mancato rispetto delle norme sullo stordimento e i maltrattamenti durante la macellazione dei bovini.
Il filmato mostra operatori che maltrattano gli animali spingendoli e tirandoli con violenza, o che li colpiscono in testa con una forca e una spranga. Si vedono animali bendati in maniera inadeguata e terrorizzati, macellati senza stordimento efficace, sgozzati mentre sono ancora coscienti e lasciati ad agonizzare per interi minuti.
“Tutto questo è diventato inaccettabile, anche alla luce della crescente sensibilità dei consumatori nei confronti degli animali”, scrive Animal Equality nel comunicato stampa.
“Da tempo Animal Equality sta lavorando per ridurre la sofferenza degli animali durante la macellazione. A tal fine è stata lanciata una petizione rivolta al Parlamento proprio per ottenere, fra le varie richieste, l’installazione di telecamere a circuito chiuso nei macelli e il rispetto dello stordimento senza deroghe ed eccezioni”, prosegue l’organizzazione.
“Più di 100mila cittadini italiani hanno già firmato la petizione indirizzata al Ministro dell’Agricoltura Gian Marco Centinaio e al Ministro della Salute Giulia Grillo, ma Animal Equality continuerà a rilasciare materiali e denunciare tutte le illegalità riscontrate”.
Secondo i dati ufficiali Ismea ogni anno in Italia vengono macellati oltre 2 milioni e mezzo di bovini e ne vengono allevati circa 4 milioni, inclusi vitelli, vitelloni e manzi, buoi e tori e vacche.
Tra le maggiori sofferenze inflitte a questi animali, denuncia Animal Equality, c’è la decornazione dei vitelli.
Si tratta di una pratica dolorosa per l’animale e molto comune negli allevamenti di bovini da latte. Consiste nell’eliminazione o distruzione (per mezzo del calore o di sostanze caustiche) dell’impianto cutaneo del corno.
Un’altra problematica è il mancato rispetto delle norme sullo stordimento dei bovini, che avviene all’interno di apposite gabbie o box, tramite pistola a proiettile captivo.
“Spesso lo stordimento non è efficace, e gli animali vengono sgozzati ancora coscienti, costringendoli così ad una agonia prolungata e molto dolorosa”, denunciano gli animalisti.
“Le nostre inchieste dimostrano che è necessario introdurre delle norme specifiche per ridurre al massimo la sofferenza di tutti quegli animali che ogni anno sono condannati alla macellazione nel nostro paese”, dichiara Matteo Cupi, direttore esecutivo di Animal Equality Italia.
“Molti paesi europei si sono già mossi in questo senso, cancellando le deroghe per la macellazione religiosa, come Austria e Danimarca, o introducendo telecamere a circuito chiuso, come avviene in Gran Bretagna e in via sperimentale anche in Francia. Anche i politici italiani hanno il dovere di far applicare le norme e di migliorare l’impianto legislativo che regola la macellazione, che avviene in luoghi a porte chiuse all’interno dei quali, al momento, non si sa davvero se le leggi italiane vengano rispettate”.
Qui sotto il filmato di Animal Equality. ATTENZIONE: alcune immagini potrebbero urtare la vostra sensibilità