L’ex ministro Livia Turco sulla vicenda dello scuolabus in fiamme
L’ex ministro Livia Turco, esponente del Partito Democratico, è stata ospite nella trasmissione di approfondimento politico Agorà dove ha commentato la tragedia sfiorata del 20 marzo 2019 dove l’autista di un autobus ha dato fuoco ad un mezzo che trasportava una scolaresca di 51 studenti nella provincia di Milano.
“Sono gesti terribili – ha detto Livia Turco -. Certo, vanno condannati in maniera risoluta. Ma sono allo stesso modo dei gesti che vanno compresi”. Serena Bortone, la conduttrice di Agorà, ha chiesto spiegazioni all’ex ministro per la Solidarietà Sociale del governo Prodi: “Come vanno compresi?”.
Livia Turco cha quel punto ha spiegato: “Vanno compresi, nel senso che bisogna comprenderne le ragioni. Ribadisco che vanno condannati”.
L’ex ministro non voleva quindi affermare che il gesto dell’autista che ha sequestrato i bambini andava giustificato, ma che bisognava piuttosto chiarirne le dinamiche.
Sui social la sua affermazione è stata criticata.
“Sono gesti che vanno compresi”. Dopo Gad Lerner, l’ex ministra del #PD #LiviaTurco si riferisce cosi al sequestratore di #Samir e altri 50 bambini. E’ la stessa che ha scritto una legge sull’#immigrazione insieme a #Napolitano. L’origine del disastro.. https://t.co/O7YqJhfGzw pic.twitter.com/Bu5uxXUPUU
— Giorgio La Porta (@Giorgiolaporta) 21 marzo 2019