L’Italia apre i primi corridoi umanitari verso Libia e Marocco
Grazie a un accordo tra la Chiesa di Sant'Egidio, la Tavola valdese e la Federazione delle chiese evangeliche, saranno rilasciati circa mille visti all'anno
La Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei), la Tavola valdese e la Comunità di Sant’Egidio hanno annunciato l’apertura dei corridoi umanitari da Libano e Marocco verso l’Italia.
Grazie alla firma di questo accordo, supervisionato dal ministero degli Esteri e quello dell’Interno italiani, i richiedenti asilo potranno richiedere visti per motivi umanitari e non avranno più bisogno di rischiare la propria vita affidandola ai trafficanti di esseri umani nel Mediterraneo.
Due uffici verranno aperti in Libia e Marocco in questi giorni, mentre un terzo verrà avviato in Etiopia tra circa sei mesi, per gestire le richieste di visto.
Queste rappresentanze diplomatiche presenteranno una lista di richiedenti asilo ai consolati dei due paesi, che avranno l’ultima parola riguardo al rilascio dei documenti che permetteranno ai profughi di raggiungere in sicurezza il suolo italiano.
I rifugiati che avranno ottenuto il visto saranno trasportati gratuitamente in nave o in aereo e verranno accolti in piccoli gruppi in Piemonte, Toscana e Sicilia.
Tutte le spese saranno a carico delle associazioni firmatarie dell’accordo: la Tavola valdese utilizzerà parte dei fondi raccolti con l’otto per mille, mentre Sant’Egidio attingerà al portafogli della comunità.
Secondo i gruppi che hanno reso possibile l’avvio dei corridoi umanitari, nel primo anno sarà possibile coinvolgere circa mille persone nel progetto.