Lino Banfi all’Unesco mette in ombra il reddito di cittadinanza: zappa sui piedi o gran colpo di genio?
Il Movimento Cinque Stelle ha presentato il Reddito di Cittadinanza, ma in Italia non si parla d’altro che della nomina di Lino Banfi a rappresentante italiano all’Unesco. L’annuncio è arrivato durante la convention a Roma, dove Luigi di Maio ha presentato ufficialmente alla stampa il suo cavallo di battaglia.
Il decreto-legge sulla misura era stato approvato la settimana scorsa in Consiglio dei ministri, ed è pronto per il suo iter di conversione in legge. Ad aprile diventerà effettivo.
Pochi minuti dopo l’annuncio, sui social non si parlava di altro che di Banfi. L’hashtag #linobanfi ha scalato le classifiche di Twitter, e si sono moltiplicati i meme ironici, i video e le battute sul tema. Insomma, una “nomina” che non è passata inosservata.
C’è da chiedersi allora, è stata una clamorosa zappa sui piedi del Movimento Cinque Stelle, che ha distolto l’attenzione dal suo cavallo di battaglia, rivendicato come un grande successo e promessa mantenuta o è stato piuttosto un colpo di genio per sviare l’attenzione dalle critiche e dalle polemiche di quanti hanno ancora tante perplessità sulla misura?
L’opinione pubblica è divisa tra le due “scuole di pensiero”, e l’ironia sui social si spreca.
Il giorno di gloria del Movimento 5 Stelle è stato quindi offuscato da Lino Banfi? Di Maio e co, che per mesi si sono lamentati di non avere la giusta attenzione dei media, di essere vittime di boicottaggio mediatico, di essere stati presi in giro per una misura irrealizzabile, in questi giorni si sono riscattati, portando a casa la promessa più grande di tutti. Ma nel gran giorno dell’annuncio tutte le attenzioni, e tutta l’ironia, si sono spostate sul nonno più famoso d’Italia.
Se sia stato tutto “calcolato” non è dato saperlo, rimarremo col dubbio, e con la grande domanda: ma esattamente cosa andrà a fare Lino Banfi all’Unesco?