Ue, nuova lettera all’Italia: “Debito troppo alto, va ridotto di più”
Chiesti chiarimenti al ministero dell’Economia sul percorso di riduzione del rapporto debito/Pil
La Commissione europea ha inviato al ministero dell’Economia italiano una nuova lettera in cui chiede all’Italia di fornire una spiegazione sul perché il rapporto debito pubblico/Pil tricolore non scende quanto dovrebbe.
Continua così il rapporto epistolare tra Bruxelles e Roma, dopo lo scambio di missive sulla manovra.
La lettera inviata lunedì 29 ottobre 2018, e resa pubblica dal ministero il giorno seguente, è firmata dall’italiano Marco Buti, direttore generale degli Affari economici e finanziari della Ue.
Nel documento si evidenzia come, alla luce della manovra finanziaria varata dal Governo, l’Italia non sia in linea con gli impegni presi nel programma di stabilità. La Commissione chiede al ministero dell’Economia di “fornire una relazione sui cosiddetti ‘fattori rilevanti’ che possano giustificare un andamento del rapporto debito/Pil con una riduzione meno marcata di quella richiesta”.
“Il debito pubblico italiano rimane una vulnerabilità cruciale”, sottolinea Buti.
Il funzionario Ue ricorda poi le previsioni contenute nel documento programmatico di bilancio varato dal Governo, in base alle quali il rapporto debito/Pil dell’Italia sarà par al 130,9 per centi nel 2018 e al 130,0 per cento nel 2019 per poi scendere fino al 126,7 per cento nel 2021.
“Nonostante la riduzione prevista del rapporto debito/Pil, non si prevede che l’Italia soddisfi primafacie il parametro di riferimento relativo all’adeguamento del rapporto debito/Pil nel 2018 e nel 2019″, fa notare la Commissione.
“Un debito pubblico così elevato limita lo spazio di manovra del governo per spese più produttive a beneficio dei suoi cittadini. Date le dimensioni dell’economia italiana, è anche una fonte di preoccupazione per l’area euro nel suo complesso”, rimarca ancora Buti nella lettera.
La relazione con cui il Governo italiano dovrà fornire i chiarimenti richiesti andrà trasmessa entro il prossimo 13 novembre. Il Tesoro ha già fatto sapere che rispetterà tale scadenza.
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Si ricorda che la Commissione europea ha bocciato il testo della Legge di Bilancio presentata dall’Italia perché “il governo italiano sta apertamente e deliberatamente andando contro gli impegni che aveva preso”. (qui cos’è la legge di bilancio)
Secondo la Commissione, la manovra del governo configura una “inadempienza particolare grave rispetto alle regole Ue”, ha detto il vicepresidente responsabile per l’euro, Valdis Dombrovskis. “Per la prima volta al Commissione è obbligata a richiedere a un paese dell’area euro di rivedere il suo documento programmatico di bilancio. Ma non vediamo alternativa”.
“Se il governo non modificherà il documento programmatico di bilancio per rispettare le regole europee, la Commissione potrebbe aprire una procedura per deficit eccessivo per violazione della regola del debito”.